Campi Bisenzio (Firenze), 15 novembre 2023 – Non accenna a diminuire la polemica politica innescata dal ministro della Protezione civile, Nello Musumeci, durante la visita di lunedì scorso a Campi, uno dei Comuni più colpiti dall’alluvione dello scorso 2 novembre. Secondo il ministro in tema di prevenzione la "Toscana è ferma all’anno zero". Un affondo che, secondo fonti vicine allo stesso ministro, sarebbe stato la conseguenza alle dichiarazioni dal governatore della Toscana, Eugenio Giani, e dalla sua assessora alla Protezione civile, Monia Monni, in merito alla richiesta di congrui aiuti economici. Dichiarazioni rilasciate alla stampa prima del summit, quando a Villa Rucellai era in corso la riunione operativa.
Al di là dei rumors, una cosa è certa: a Campi (e non solo) le forze di centrosinistra sono rimaste insoddisfatte delle visita del ministro. Il sindaco Andrea Tagliaferri lo ha detto subito: "Abbiamo 6 milioni da Pnrr per le opere dedicate alla sicurezza idraulica e Roma minaccia di definanziarle", ribadendo poi l’importanza della celerità dei risarcimenti per far ripartire la città. Per Rifondazione Comunista "il ministro invece di dire banalità avrebbe dovuto dire quando e come arriveranno i risarcimenti". Molto preoccupato il Pd locale. "Il governo è venuto per fare passerella politica dal momento che non ha minimamente accennato ai ristori e rimborsi. Nemmeno mezza parola" tuona il segretario comunale Lorenzo Galletti ricordando "è un film già visto con l’alluvione in Emilia Romagna nei mesi scorsi". Lì l’alluvione c’è stata a maggio scorso e proprio da oggi cittadini e famiglie potranno richiedere i danni tramite la piattaforma "Sfinge alluvione 2023", mentre la Toscana avrà tempo fino a fine mese per lanciare la sua piattaforma.
Sempre prendendo spunto da quando accaduto nella vicina Romagna, il governo starebbe pensando di nominare il generale Francesco Paolo Figliuolo commissario della ricostruzione in Toscana. Idea da bocciare secondo Galletti: "Un errore. Bisogna dare voce a chi conosce il territorio e le sue ferite". Per il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, invece, "dal momento che la ricostruzione sarà sostenuta dal governo, non vedo perché lo stesso esecutivo non possa affidare a un suo commissario tutto ciò che riguarda la ricostruzione". Al momento, però, siamo ancora alla fase dell’emergenza. Anche per il senatore di FdI Paolo Marcheschi "l’alluvione è frutto di una scarsa manutenzione del territorio". A tal proposito presenterà un’interrogazione parlamentare sulla trasparenza dei lavori effettuati, mentre la deputata azzurra Erica Mazzetti propone una task force con tecnici e ingegneri visto che la "Toscana è una delle regioni più fragili". Una legge per il ripristino della natura è quanto propone il Centro italiano per la riqualificazione fluviale (Cirf) che, bocciando le parole del ministro Musumeci, sostiene che le opere non bastano: "è necessario restituire spazio ai fiumi dove possibile e dove ciò può garantire la riduzione del rischio alluvioni a valle".
Ieri, intanto, in Toscana sono arrivati anche il sottosegretario all’Interno Emanuele Prisco e il capo dei vigili del fuoco Carlo Dall’Oppio per fare il punto della situazione dopo l’alluvione: dal 2 al 12 novembre gli interventi effettuati a Campi sono ben 587. Sempre ieri si è conclusa la funzione di accoglienza straordinaria degli sfollati svolta dal centro Spazio Reale di San Donnino.