LISA CIARDI
Cronaca

Alta tensione Maggio Musicale, stipendi bloccati. Sindacati pronti alla messa in mora

Le varie sigle sul piede di guerra: "Stiamo valutando ogni azione utile a tutela dei lavoratori. E’ la prima volta che il ministero blocca i conti di una fondazione privata, persistono molti dubbi sulla procedura"

Alta tensione Maggio Stipendi bloccati sindacati pronti alla messa in mora

Firenze, 12 marzo 2023 – Sindacati sul piede di guerra contro la sospensione degli stipendi ai lavoratori del Maggio Fiorentino. La Fials Cisal provinciale (Federazione italiana autonoma lavoratori dello spettacolo) e la Rsa Fials del Maggio Musicale Fiorentino hanno infatti comunicato in una nota di "star procedendo a verificare in sede legale l’azione più efficace da intraprendere a difesa dei lavoratori e dei danni dagli stessi subiti per la mancata erogazione degli stipendi". Simile la posizione di Cgil e Cisl. "Abbiamo incaricato i nostri legali – spiegano i rappresentanti di Slc Cgil e Fistel Cisl - di valutare ogni azione necessaria e utile alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori del Maggio".

Al momento infatti, con la diffida ministeriale a "non operare movimentazioni di alcun tipo sul conto di cassatesoreria dell’ente", i conti correnti della Fondazione Maggio sono bloccati. In pratica non si pagano più neanche le bollette e il teatro è congelato. Il timore è che le procedure per l’insediamento del commissario Ninni Cutaia vadano avanti nel tempo e che questo possa danneggiare i lavoratori, lasciandoli sospesi in un limbo. "Se ci dovesse essere un ritardo nei pagamenti – spiega Enrico Sciarra, segretario generale e responsabile territoriale di Firenze della Fials-Cisal – ci sarebbero a nostro parere gli estremi per intraprendere le vie legali. Venerdì abbiamo incontrato il sindaco Nardella e ci ha spiegato le difficoltà di questo momento. Abbiamo molti dubbi sulla procedura in atto, perché è la prima volta che il Ministero blocca i conti di una fondazione privata. Siamo pronti a procedere con un’ingiunzione di pagamento, ma aspettiamo di capire meglio: sappiamo che c’è un’interlocuzione in corso e confidiamo che si possa trovare una strada diversa. Di sicuro i lavoratori non possono stare mesi senza stipendio in attesa che vengano chiarite le vicende del Maggio. A maggior ragione dato che, secondo le nostre informazioni, i soldi ci sono, senza intaccare il fondo di ricapitalizzazione".

Simile la posizione del coordinatore regionale Fistel Cisl, Angelo Betti. "Anche noi stiamo preparando le lettere per la messa in mora – spiega - ma speriamo che non servano e che la cosa si possa risolvere nel corso della prossima settimana. Gli stipendi dovevano arrivare venerdì, ma uno o due giorni di ritardo si sono registrati anche in passato. È evidente però che non possiamo tollerare che i tempi si dilatino oltre".

Intanto, domani, i lavoratori dell’ente lirico saranno presenti alla seduta del Consiglio comunale, in Palazzo Vecchio, "per richiedere una celere e immediata soluzione dello stato di caos in cui la Fondazione è stata trascinata e in primo luogo il rispetto del diritto basilare che prevede la retribuzione del lavoro". Intanto un aiuto potrebbe arrivare dalla Città Metropolitana. Il sindaco Dario Nardella ha infatti fatto sapere che l’ente metropolitano erogherà nei prossimi giorni 1,2 milioni di euro a titolo di contributo annuo per il teatro. L’intenzione è di utilizzarli proprio per pagare gli stipendi.