LUIGI CAROPPO
Cronaca

Alta velocità, semaforo verde. "La talpa Monna Lisa è pronta". Via da metà maggio

Il governatore Giani regista della ripartenza del piano per il sottoattraversamento (sei chilometri) di Firenze. Inaugurazione con il ministro delle Infrastrutture Salvini

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Firenze, 1 maggio 2023 – Ci siamo, la Monna Lisa super tecnologica è pronta. Rivista e corretta, la talpa che scaverà sei chilometri e seicento metri sottoterra a Firenze, dalla stazione di Campo di Marte a quella di Rifredi, sarà il simbolo del passante Alta velocità che riparte.

Così il nodo fiorentino sarà pienamente collegato efficacemente al tracciato Av senza fermate alla stazione di Santa Maria Novella e i binari in superficie saranno destinati a migliorare, si spera, il traffico regionale e pendolare.

Il governatore regionale Eugenio Giani, sempre molto vicino alle questioni fiorentine (la Tav è nel suo mandato di governo) seppur in uno scenario di attenzione alla Toscana diffusa, ha sempre creduto nel progetto anche quando i ritardi sembravano ostacolare la realizzazione del piano. Regista dei contatti con Rfi, rete ferroviaria italiana (Gruppo Fs) e in particolare con il vicedirettore generale Vincenzo Macello, il presidente toscano Giani rilancia, agenda alla mano, il progetto sottoattraversamento.

A metà maggio inaugurazione della nuova Monna Lisa alla presenza, molto probabile, del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini.

Presidente Giani, è la volta buona per il definitivo rilancio della Tav fiorentina?

"Ci siamo, io ho sempre creduto nell’efficacia di questa opera per il potenziamento del ferro di cui ha bisogno il nostro territorio. L’anno scorso con il manager di Rfi Macello ho ripreso in mano l’operazione talpa. E adesso dopo tanti problemi si parte".

Il cronoprogramma cosa prevede?

"Monna Lisa è stata smontata e rimontata, è stata in cantiere per i necessari e doverosi interventi per l’aggiornamento tecnologico e normativo. Il cosiddetto revamping , messo in atto dalla ditta tedesca che ha prodotto la talpa, è giunto al termine a Campo di Marte. A metà maggio taglio del nastro".

E come si proseguirà?

"Collaudi, prove operative. Tra giugno e luglio la talpa entrerà in azione sottoterra, fino a meno 22 metri, e non si fermerà mai. Scaverà 24 ore su 24 finchè non avrà tracciato gli oltre sei chilometri che collegheranno Campo di Marte con Rifredi passando per via Circondaria dove c’è la cosiddetta stazione Foster".

Anche nella stazione sotterranea si lavora a pieno regime?

"Sì, l’appalto Pizzarotti-Saipem va avanti senza problemi".

Lo scavo delle terre ha come protagonista un’altra zona della nostra Toscana.

"Parliamo del comune di Cavriglia in provincia di Arezzo dove fino agli anni Novanta c’erano le miniere di lignite. Le terre di scavo finiranno lì per trasformare l’area. Sarà realizzato un parco in nome della sostenibilità ambientale, un esempio virtuoso. Se poi pensiamo che la frazione Castiglione dei Sabbioni è stata scelta come il borgo toscano per eccellenza che godrà di un finanziamento di 20 milioni dal Pnrr più i 4 milioni per il campo da golf, allora siamo davanti ad un progetto storico-ambientale di grandissima qualità e valore".

Tornando a Firenze, il progetto people mover resta attuale?

"C’è lo studio di fattibilità di Rfi, ritengo che sia fondamentale il collegamento tra la stazione Tav sotterranea e la stazione di Santa Maria Novella".

Fondamentale nella rete intermodale anche il piano per la nuova stazione Guidoni.

"Certo, è un obiettivo che è contenuto nel Pnrr per la Toscana, un punto di riferimento particolarmente efficace se si pensa che lega il trasporto ferroviario con quello del vicino aeroporto di Firenze e con quello locale che si muove con la linea tramviaria. Uno snodo davvero fondamentale, da città moderna, che crea sinergia strategica nei trasporti".