Firenze, 2 novembre 2024 – Il primo muro psicologico è stato abbattuto poche ore fa. La talpa Iris ha terminato la corsa nel ventre di viale Lavagnini ed è arrivata all’imbocco con viale Strozzi. Adesso, dopo circa 1.781 metri mangiati nel tratto Campo di Marte-Belfiore, tirerà quasi a dritto sotto il giardino della Fortezza costeggiando viale Strozzi verso Novoli.
Dopo la ‘curva’ intorno alla Fortezza infilerà sotto via delle Ghiacciaie (dove è terminato il consolidamento di due edifici), punterà via Cittadella per raggiungere il camerone della stazione Foster.
A quel punto all’obiettivo, cioè l’imbocco nord della stazione di Castello, mancheranno meno di mille metri. Intanto è terminato il montaggio della seconda talpa che entro il 15 novembre comincerà lo scavo in parallelo nell’altra galleria.
Obiettivo: terminare entrambi i tunnel nel 2028. Ma al maxi cantiere che rivoluzionerà lo snodo Av, siede un convitato di pietra: il people mover, il sistema col quale la fermata di superficie Circondaria (’sotto’ la quale si troverà la Foster) sarà collegata a Smn ogni 15 minuti.
Allo stato dell’arte per quel chilometro di distanza esiste solo il progetto di fattibilità che Rfi presentò nel 2021 al governatore Eugenio Giani: un piano da 165 milioni di euro che prevedeva la realizzazione della fermata Circondaria e il dispiegamento del binario dedicato che sarebbe arrivato sul lato sinistro di Smn (quello che oggi ospita i binari 1 e 2 per i treni regionali).
Poi tutto finì nel congelatore. La verifica di compatibilità delle risorse Pnrr fece scattare l’alt: l’opera avrebbe dovuto essere finita prima della scadenza dei fondi, cioè il 2026. Una missione impossibile viste le dimensioni dei lavori del sottoattraversamento, rispolverato dopo uno stop di 6 anni, grazie alla volontà del governatore Eugenio Giani che la definisce "l’infrastruttura più importante di Firenze dal Dopoguerra".
Così a restare in piedi furono i 47 milioni per la fermata Circondaria, l’ascensore con cui collegarla alla Foster e il sistema di binari fino a Smn. E la studio di fattibilità? "Il progetto people mover – spiega Giani – può rientrare nel contratto di servizio Stato-Regione".
I soldi cioè non arriveranno da Bruxelles, ma da Roma grazie al bilancio ordinario dello Stato destinato al trasporto pubblico per il 2026-2027, per completare il people mover entro il 2028, data di fine dei lavori al passante Av.
La strada sembra tracciata: ferrovia, binari dedicati e "un servizio di una sorta di tramvia veloce dedicata alla stazione". Le opzioni tapis-roulant o gomma, per Giani, rischierebbero di zavorrare la frequenza dei collegamenti fra le due stazioni. Idem per l’utilizzo di treni normali, cioè non dedicati che "rischierebbero di sacrificare la circolazione ferroviaria. Chi invece arriva con l’auto potrà lasciarla nel grande parcheggio che sarà realizzato alla fermata Circondaria".
Quest’ultima opera rientra nell’appalto da 1 miliardo e 200 milioni per il sottoattraversamento e sarà terminata entro il 2028. Salvo intoppi. Entro pochi giorni intanto sarà reso noto il verdetto del contest di Rfi per il nome della seconda fresa. Il ballottaggio? Fra Marika, Toscana, Bianca e Viola. Dopo il battesimo la talpa bis potrà partire.
Claudio Capanni