
Il sopralluogo del governatore Eugenio Giani ieri mattina sul cantiere dell’Alta velocità a Firenze
La missione del passante Alta Velocità di Firenze è chiara: scorporare i flussi di traffico su rotaie, separare l’alta velocità con i treni regionali attraverso una specializzazione delle linee, liberare e decongestionare Santa Maria Novella aumentando l’offerta a favore dei pendolari di 200 corse in più, da 414 a 616. Servirà però attendere il 2028 prima di poter veder sorgere la nuova stazione Belfiore su tre livelli (il primo di superficie, il secondo a 15 metri di profondità per lo smistamento dei flussi passeggeri, e il terzo a -25 metri per il fascio binari delle frecce. Per adesso, affacciandosi al cantiere del camerone lungo 450 metri e largo 50 si intravedono i getti dei solai e le strutture intermedie. Ma resta evidente come Firenze abbia un gran bisogno - se non vuole più rischiare accuse di essere il collo di bottiglia d’Italia, d’intralcio al collegamento rapido Milano-Roma - della mastodontica infrastruttura da 2,7 miliardi di euro, lunga 8,35 chilometri (di cui 7 in superficie) collegando le due stazioni di Campo di Marte e Castello, che vede Rfi come committente, Italferr alla Direzione Lavori, il Consorzio Florentia - nato dalla fusione delle due società Pizzarotti e Saipem - come stazione appaltante, e la Regione come veicolo che ha rimesso in moto nell’ottobre 2023, dopo il revamping, la prima delle tue talpe da 1.500 tonnellate, Iris, per lo scavo delle gallerie sotterranee. "L’Alta velocità rappresenta una trasformazione ferroviaria e urbanistica destinata a cambiare il sistema della mobilità su ferro a Firenze e in Toscana - esclama il governatore toscano Eugenio Giani, estremo sostenitore del passante Av -. Le due talpe Iris e Marika hanno già fatto una 1.680 metri, l’altra 670 metri, tutte e due ormai 2 km e mezzo di galleria sotto Firenze, addirittura già rivestita dai conci prodotti in Toscana, a Lucignano".
"Al momento confermiamo la previsione di ultimare i lavori nel 2028 - stima il responsabile dei progetti su Firenze per la direzione investimenti di Rfi, Fabrizio Rocca, durante il sopralluogo al cantiere della Foster -. E’ un cantiere imponente ma che ha il grande pregio di non dare disturbo al contesto urbano nel quale è inserito. Ci sono state delle segnalazioni di residenti non rilevanti e rientranti nelle previsioni, cavillature, segnalazioni legate a intonaci di edifici che si sono fessurati e che noi affronteremo per risolvere tali criticità. Abbiamo attivato un sistema molto massiccio di monitoraggio, di controllo e di verifica dell’avanzamento dei lavori, eseguendo ben 3.400 testimonianze di stato sui movimenti di ogni edificio".
Francesco Ingardia