Il passante Alta Velocità divide. "Perché nel nuovo piano strutturale del Comune di Firenze, oltre che nel Piano urbano della mobilità sostenibile della Città metropolitana, è contenuto l’indirizzo politico di garantire che la project review del sotto-attraversamento Alta Velocità non preveda più il totale trasferimento dell’alta velocità da Santa Maria Novella a Belfiore?". È l’interrogativo posto ad alta voce da Fratelli d’Italia al termine dei lavori della commissione urbanistica, infrastrutture, vivibilità urbana e mobilità in sede congiunta. In audizione, gli ingegneri di Rfi Rocca e Morozzi per relazionare i consiglieri commissari sullo stato dell’arte del progetto mastodontico da 2,7 miliardi del sotto attraversamento dell’Alta Velocità pensato per sganciare le Frecce da Santa Maria Novella per far spazio a 616 regionali a favore dei pendolari.
I tecnici di Rfi hanno ribadito come lo scenario progettuale attuale preveda la totale diversione del traffico Alta Velocità da quello regionale. Ma per i consiglieri meloniani Angela Sirello e Matteo Chelli i conti non tornano. Facendo leva sul combinato disposto del Pums e Piano Strutturale approvato lo scorso marzo.
Nello specifico, sulla previsione urbanistica contenuta a pagina 78 del Piano Strutturale, secondo cui Palazzo Vecchio “auspica che nella revisione progettuale la nuova stazione Belfiore non venga destinata ad accogliere la totalità dei treni Alta Velocità, ma prioritariamente i treni non-stop che corrono tra Milano e Roma senza (oggi) fermarsi a Firenze, mentre gli altri treni ad alta velocità possano restare nella stazione di Santa Maria Novella“.
"L’auspicio dell’amministrazione è, in sostanza, che una parte dei treni, in particolare quelli che oggi fermano a Firenze senza correre non-stop tra Roma e Milano (160 sui 245 che complessivamente attraversano il nodo fiorentino) continuino ad arrivare a Santa Maria Novella", osservano Sirello e Chelli. "Allucinante", per loro, destinare sulla futura stazione Foster "solo 85" Frecce: "Come beneficiare dell’opera, migliorando il trasporto ferroviario metropolitano, senza liberare i binari di Santa Maria Novella? - l’arringa di Chelli e Sirello-. In tale scenario prospettato dal Comune verrebbe meno anche l’utilità del people mover, perché avrebbe un carico nettamente minore di passeggeri. La sindaca Funaro, che peraltro ha rivendicato a gran voce la delega alle grandi opere, ha il dovere politico di chiarire la posizione dell’amministrazione".
Perplesso anche il capogruppo di Italia Viva Francesco Casini: "È necessario garantire il rispetto delle scadenze previste. Ci aspettiamo che i progetti di mobilità metropolitana e locale vengano attuati come pianificato senza modifiche al ribasso: la previsione con l’entrata in funzione dell’alta velocità alla nuova stazione Foster è che il traffico ferroviario a Santa Maria Novella passi dagli attuali 414 treni locali al giorno ad almeno 616. Questa deve essere intoccabile, una soluzione concreta per liberare Firenze e i viali dalla morsa del traffico e dare un servizio adeguato ai pendolari che ogni giorno devono raggiungere il centro città".
F.I.