
Amanda Knox attesa a Firenze: "Non ho paura di tornare in Italia"
"Non ho paura di tornare in Italia per difendermi, ero impreparata a 20 anni ma ora sono pronta". Così in un post su X (ex Twitter) Amanda Knox anticipa il suo possibile ritorno in Italia, precisamente a Firenze, dove si terrà il processo per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba dopo che la Cedu (Corte europea dei diritti dell’uomo) ha accertato la violazione dei diritti di difesa nel procedimento che ha portato alla sua condanna – la statunitense non ebbe né un avvocato né un interprete. "Voglio che i miei figli - continua il post – vedano cosa significhi battersi per la verità".
L’ex studentessa statunitense, incarcerata in Italia insieme all’allora fidanzato Raffaele Sollecito e poi assolti per l’omicidio della propria compagna di stanza Meredith Kercher nel 2007, continua anche a lamentare un danno a sua immagine. "Sedici anni dopo il mio arresto – scrive –, sono ancora sotto processo in Italia, e sto ancora lottando per riabilitare il mio nome. Nel frattempo, l’uomo che ha ucciso la mia compagna di stanza è libero, continua ad accusarmi e, a quanto pare, fa ancora del male a giovani donne. Viviamo in una simulazione?". Per l’omicidio Meredith, Rudy Guede, un immigrato della Costa d’Avorio, è stato giudicato colpevole e condannato nel 2008 a 16 anni di carcere. Guede nel 2020 ha ottenuto l’affidamento ai servizi sociali.
Un reato, quello di calunnia, che è costato all’americana una condanna (l’unica ricevuta e già scontata) a tre anni di reclusione ora annullata dalla Cassazione che ha disposto un nuovo esame degli atti a Firenze (e non è da escludersi che possa essere assolta anche da questo addebito). La sua difesa - gli avvocati Carlo Dalla Vedova e Luca Luparia Donati - si aspetta infatti che il nuovo processo venga fissato a ridosso di giugno. Con l’annuncio della data della prima udienza che è atteso non prima di marzo.
Il nuovo processo sarà celebrato dopo che la quinta sezione penale della Cassazione ha revocato e annullato le sentenze con le quali Knox è stata condannata per avere coinvolto nel delitto compiuto a Perugia Patrick Lumumba, poi riconosciuto estraneo all’omicidio e quindi prosciolto. Una decisione resa possibile dal nuovo articolo, il 628 bis, del codice di procedura penale, in base al quale è ora possibile chiedere che vengano eliminati "gli effetti pregiudizievoli" derivanti da una violazione che sia stata accertata dalla Corte europea dei diritti dell’uomo.