REDAZIONE FIRENZE

Amazon, protesta davanti al centro di smistamento: tutti denunciati

Per violazione delle norme anti Covid essendo usciti dal comune di residenza senza valido motivo e aver creato un assembramento; inoltre la manifestazione non era stata preavvisata

La protesta davanti al centro Amazon a Calenzano

Calenzano (Firenze), 13 novembre 2020 - Denunciate dalla Digos di Firenze 11 persone che hanno partecipato a una protesta contro Amazon organizzata dal movimento delle Mascherine tricolori a Calenzano  davanti a un centro di smistamento del colosso dell'e-commerce. L'accusa è di manifestazione non preavvisata, inoltre per tutti sono scattate multe per violazione delle norme anti Covid essendo usciti dal comune di residenza senza valido motivo e aver creato un assembramento.

Secondo quanto appreso alcuni che si sono opposti all'identificazione saranno denunciati per rifiuto di fornire le generalità e qualcuno pure per resistenza a pubblico ufficiale. Alla protesta, in difesa dell'economia nazionale, hanno preso parte circa 30 persone, molte delle quali fuggite all'arrivo della polizia ma sarebbero al momento in corso di identificazione e rintraccio. Nella protesta i manifestanti hanno sventolato bandiere italiane ed esibito uno striscione con scritto 'Mentre l'Italia collassa Amazon ingrassa'.

"Amazon - dicono gli organizzatori in un comunicato diffuso stamani - fa concorrenza sleale alla nostra produzione nazionale e al nostro commercio, non solo grazie alle restrizioni sanitarie e al regime di quasi monopolio in cui opera, ma anche con l'utilizzo improprio dei dati sensibili in suo possesso".

"Da una parte - spiegano ancora le Mascherine tricolori - ci sono grandi società ormai più potenti di intere nazioni, dall'altra una massa di 'nuovi schiavi' composta da lavoratori sottopagati e senza tutele, magari sorvegliati con un braccialetto elettronico in stile Amazon, e da disoccupati in grado di sopravvivere solo grazie ad un reddito universale".

"La Ue - si sostiene ancora nel documento - ha recentemente messo sotto accusa Amazon proprio per aver abusato della propria posizione dominante per schiacciare i rivenditori più piccoli. C'è poi la questione fiscale - si afferma ancora -, i giganti del web non hanno versato negli ultimi 5 anni ben 46 miliardi di dollari di tasse, mentre ne tengono ben 638 in paradisi fiscali. Nel 2019 Amazon ha pagato in Italia appena 11 milioni di euro di tasse, mentre ai nostri imprenditori e commercianti viene chiesto dallo Stato fino all'ultimo centesimo".