REDAZIONE FIRENZE

Amici animali. Lupi vicini alle zone urbane. Consigli per una serena convivenza

L’esperto: "Puntare sulla prevenzione"

Un bellissimo esemplare di lupo grigio (non vive nelle nostre zone)

Un bellissimo esemplare di lupo grigio (non vive nelle nostre zone)

Firenze, 8 gennaio 2019 - Il lupo è un animale bellissimo e molto schivo. In genere si tiene prudentemente “alla larga” dall’uomo. A volte però può capitare di incontrare uno o più lupi, sia nel bosco sia - anche se è più raro - nelle zone urbane. Cosa fare in questi casi? Questa domanda l’abbiamo fatta a un esperto: Duccio Berzi, un tecnico faunistico fiorentino che da 25 anni si occupa di lupi in Toscana e in Italia. A lui, che ha una grande esperienza sul tema della prevenzione dei danni alla zootecnia, abbiamo posto anche il problema degli allevatori che denunciano attacchi da parte dei lupi.

Quanti sono, almeno indicativamente, i lupi che vivono in Toscana?

Lo studio condotto dal C.I.R.S.e M.A.F. (Centro interuniversitario di ricerca sulla selvaggina e sui miglioramenti ambientali a fini faunistici) per conto della Regione Toscana documenta almeno 109 gruppi familiari di lupi, distribuiti lungo la dorsale appenninica e nelle zone interne, fino alla costa, con alcuni nuclei insediati ormai alle porte delle città. Ogni gruppo familiare è composto da una coppia, che si riproduce una volta l’anno, i cuccioli, che rimangono nel branco per un certo periodo, e alcuni individui che aiutano la coppia nella caccia e nell’allevamento della prole. Considerando la dimensione media dei nostri “branchi” si stima una popolazione di circa 550-600 lupi. Di questi una frazione di circa il 25 per cento mostra segni di ibridazione con cani. Si tratta di numeri commisurati con l’ampia disponibilità di prede selvatiche presenti sul nostro territorio.

Gli allevatori spesso denunciano attacchi ai loro animali da parte di lupi. Potrebbero esserci delle soluzioni per evitare questi attacchi?

La dieta del lupo in Toscana è basata principalmente sugli ungulati selvatici, ma gli attacchi sui domestici sono molto frequenti e riguardano sia gli ovicaprini che equini e bovini, nelle classi di età dei vitelli e delle manze. Il danno in caso di attacco può essere davvero molto forte per chi lo subisce e attualmente non è risarcito in maniera adeguata e tempestiva. In considerazione del quadro normativo esistente l’unica strada a oggi percorribile è quella della prevenzione, indirizzando le risorse alle zone e alle categorie più a rischio e studiando delle soluzioni azienda per azienda. Parallelamente è necessario rivedere le modalità di indennizzo, per fare in modo che i valori indennizzati siano congrui, che siano liquidati in tempi ragionevoli e assegnati a chi effettivamente subisce il danno.

Se ci troviamo in campagna o in un bosco e incontriamo un lupo quale comportamento dobbiamo adottare?

Il lupo è un animale elusivo che tendenzialmente evita l’uomo, per una paura atavica. Questo non vuol dire che sia inoffensivo. In caso di incontro è sempre saggio fare in modo che l’animale si accorga di noi a distanza e non sia messo in condizioni di aver paura. Vista la presenza di lupi anche vicini ai centri abitati è sempre bene ricordarsi di evitare di lasciare cibo vicino a casa (anche il mangiare per i gatti li può attrarre) così come è bene non lasciare fuori dalle case cani incustoditi durante la notte.