Firenze, 30 ottobre 2024 – Le scarpe sono la sua passione, da sempre. Da quando da bambina rubava quelle della mamma per girare per casa fino ad oggi che è una delle designer di calzature più famosa e apprezzata al mondo.
Amina Muaddi, padre giordano e mamma rumena, 36 anni, è una cittadina del mondo che ha fatto tutto da sola, con coraggio e tenacia, e che ora raccoglie i frutti della sua visione e dei suoi sacrifici. Cosmopolita vive a Parigi ma lavora in Italia, sulla Riviera del Brenta, dove la scarpa è un fatto di cultura coltivata nei secoli e di bellezza timeless. Bella, minuta, delicata e molto simpatica Amina è una persona diretta e schietta e ieri a Firenze ha conquistato gli studenti dell’Istituto Marangoni con la sua forza di volontà e la gioia di vivere. Un esempio di forza e resilienza.
Ora Istituto Marangoni Firenze annuncia la Mentorship con Amina Muaddi e lancia un Contest nel design della moda e degli accessori. La collaborazione straordinaria sarà per l’anno accademico 2024/25 con Amina Muaddi, direttore creativo e designer del brand che porta il suo nome. La partnership tra la Scuola di Firenze e la Designer prevede il lancio di un Contest e una Mentorship. Il Contest è un'occasione per esprimere la creatività offrendo ai partecipanti l’opportunità di sfidarsi e crescere nel mondo del la moda. La Mentorship invece vede la presenza di Amina nella scuola di Firenze dove guiderà gli studenti in un progetto speciale che coinvolge il design della moda e degli accessori.
“Siamo molto orgogliosi di lanciare il Contest e la Mentorship in collaborazione con Amina Muaddi, siamo sicuri che i nostri ragazzi faranno un grandissimo lavoro. È importante il contributo che questi grandi Designer di fama internazionale danno alla Scuola e quindi ai nostri studenti, mettendoli a conoscenza delle dinamiche, dei sacrifici e dei valori che determinano il successo di un brand”, dice Lorenzo Tellini, School Director di Istituto Marangoni Firenze. Amina Muaddi è stata invitata dai vertici della scuola di moda che ha sede in via Tornabuoni per rccontare la sua esperienza di lavoro e di vita agli studenti e alle studentesse e per esprimere un orizzonte di autonomia conquistata tutta da sola. Un esempio per le giovani generazioni.
“Sono sempre stata una sognatrice – racconta Amina Muaddi - e a nove anni ho capito che avrei lavorato nella moda. Dopo il liceo in Italia e il diploma allo IED, ho lavorato a Vogue per uno stage come stylist in America, creando Vogue Romania con la mia tesi di laurea. A 19 anni però ho capito che l’editoria non era la mia strada, mi interessava la produzione la creazione di calzature da donna. Ero ossessionata dalle scarpe e a 25 anni sono tornata in Italia fondando il mio brand e studiando tutti i passaggi produttivi al fianco degli artigiani sulla Riviera del Brenta, accanto ai modellisti. Dal primo campionario ad oggi tanta fatica e soddisfazione e l’incontro con un buyer di fama e bravura come Massimo Bonini che è il mio agente, il primo che ha visto in me una fiamma e mi ha dato fiducia”.
Intervistata da Paola Pollo, fashion editor di Corriere della Sera, insieme a Francesca Giulia Tavanti direttore dell’educazioni di Istituto Marangoni Firenze, Amina Muaddi ha spronato i giovani studenti di Istituto Marangoni a contare sulle proprie forze, a non scoraggiarsi di fronte alle difficoltà e a fare quello che si sente più vicino alla propria anima. “Il mio logo è uno scarabeo che porta fortuna nel mondo arabo, la mia scarpa icona e la Begun ispirata a Cenerentola. I miei tacchi sono studiati pezzo pezzo con gli artigiani che mi svelano i propri segreti”, continua Amina che a Parigi ha collaborato con tante collezione di alta moda con Alexandre Vauthier. La Muaddi dice ai ragazzi di Marangoni di aver subito anche un’aggressione da parte di un produttore di scarpe, un mondo duro e “maschilista”, e da allora ha deciso di “lavorare solo con persone che mi trattano bene”.
Nel 2018 il lancio del brand che porta il suo nome e un successo scoppiettante e reale, internazionalissimo, con amiche e clienti nel mondo che si chiamano Gigi e Bella Hadid, Rihanna, la Regina Rania di Giordania. “Dovete credere nelle vostre idee -
ha detto A mina – creare dei team efficienti. Ispirarvi ai grandi della moda e io l’ho fatto guardando il lavoro di Salvatore Ferragamo, Manolo Blahnika, Renè Caovilla e Christian Louboutin. Miuccia Prada è la mia stilista preferita. Presto dopo la scarpe farò anche le borse. Dedico il mio lavoro alle donne che mi hanno sempre ispirato, conclude Amina Muaddi. 36 anni,