La nidiata di anatroccoli salvata dai binari e adottata

L’elettricista Dimitri e la compagna Sara hanno dato rifugio agli otto anatroccoli rimasti orfani

Gli anatroccoli salvati

Gli anatroccoli salvati

Bagno a Ripoli (Firenze), 27 luglio 2024 – "C'è un piccolo anatroccolo sulla ferrovia, dobbiamo salvarlo". E' iniziata così l'impresa di Dimitri, elettricista di Candeli. Il lavoro lo porta quotidianamente a sistemare le strade di ferro che attraversano la Toscana e quel giorno di aprile si trovava al Girone. Con un collega nota il pulcino e ben presto si rende conto che riuscire a prenderlo non è così semplice. "Quando seguendolo poi ci siamo accorti che aveva 7 fratellini siamo rimasti increduli. Il piccolo ci ha condotto da loro, ma al nostro arrivo hanno iniziato a correre qua e là in mezzo alla ferrovia". Impresa è sicuramente il termine più appropriato per questo rocambolesco salvataggio.

"Una residente ci ha aiutati portandoci subito una scatola da scarpe e alla fine siamo riusciti a sistemare i pulcini, purtroppo ormai orfani". Ma hanno trovato una casa e molto amore. "Li ho subito portati in giardino dove ho costruito un recinto per fare stare i piccoli comodi e a loro agio. Non eravamo sicuri che sarebbero sopravvissuti tutti, ci abbiamo messo impegno e dedizione - raccontano Dimitri e la sua compagna Sara - All'inizio, talmente erano minuscoli, sguazzavano tutti insieme nella ciotola del cane. Era diventata il loro stagno. Poi abbiamo costruito una sorta di vasca, più grande e adeguata alle esigenze della cucciolata". Tre mesi oggi, un tempo relativamente lungo nel quale i pulcini sono diventati grandi e hanno seguito uno a uno il richiamo dell'acqua. "Hanno iniziato a uscire dal recinto, spiccare il volo, andare verso l'Arno che è molto vicino a casa".

Istinto puro, piano piano hanno trovato il loro posto nel mondo. Tutti tranne una. "Fino a qualche giorno fa mi seguiva fino al negozio - Sara è proprietaria con il fratello Matteo dell'Alimentari Innocenti a Candeli - e la sera al momento della chiusura la trovavo davanti alla porta ad aspettarmi". Un cane con le ali. "Lei ci ha messo di più a spiccare il volo. Era muta, rispetto alle altre aveva bisogno di essere accompagnata per più tempo, forse. Noi in ogni caso lo abbiamo fatto con tutto l'amore possibile". Accortezza che guida sulla giusta strada.

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