Andrea Muzzi, attore e regista
di Giulio Aronica
"A volte si vince, a volte si impara". E’ un’educazione alla sconfitta l’ultimo film diretto dal toscano Andrea Muzzi: "All’alba perderò", prodotto da Daniele Muscariello con Toscana Film Commission. Una commedia ironica, profonda, a tratti surreale, che dopo aver raccolto quattordici premi nei circuiti festivalieri è arrivata a Firenze in anteprima al cinema La Compagnia. Raccontare le gesta dei fuoriclasse della sconfitta è l’obiettivo di Andrea Gregoretti - lo stesso Muzzi - regista di mezza età che non riesce a trovare un produttore disposto a finanziare le sue storie; dopo ripetuti rifiuti, una notte Andrea sogna di perdere pure l’Oscar come fallito dell’anno a favore di un suo ex-compagno di classe, Maurizio Salvini, famoso per aver commesso durante un dettato 24 errori in una parola: il ricordo d’infanzia lo spinge a raccogliere le testimonianze di campioni della sconfitta, dallo sport alla letteratura e all’arte, destinati a diventare un unico collage cinematografico. Nel film, Muzzi è accompagnato da comprimari come l’attrice di teatro Miriam Bardini, che interpreta la governante, e dai camei di numerose star dello spettacolo, della televisione e dello sport, come Giovanni Galli, Pupo, Yuri Chechi, Angela Finocchiaro e Paolo Calabresi. "L’idea del film nasce proprio da una sconfitta - spiega il regista -. Nel 2019, avevo scritto una sceneggiatura con Ugo Chiti, quando il produttore bloccò tutto all’ultimo minuto per mancanza di fondi. Quel fallimento ispirò la scena del sogno di Andrea Gregoretti e poi il resto del film".
"Accettare la sofferenza è un grave problema per i ragazzi di oggi anche nello sport - sottolinea l’ex-portiere della Fiorentina Giovanni Galli -. Ho raccontato nel film una storia vera, quella della mia sconfitta ai Mondiali dell’86’, proprio per evidenziare che solo passando dal fallimento è possibile costruire successi". "All’alba perderò" sarà distribuito da Draka Distribution nei cinema della regione dalla prossima settimana.