LISA CIARDI
Cronaca

Guerra, futuro e ambiente: l’ansia dei fiorentini sale. "Nuove paure tra la gente"

I risultati dell’indagine dell’Ordine degli psicologi su 1.112 professionisti iscritti. Il conflitto spaventa i bambini, l’incertezza i giovani. "Tanti strascichi della pandemia"

Tra gli psicologi il 73% ha registrato un incremento delle richieste di prestazione

Firenze, 2 novembre 2023 – I bambini hanno paura soprattutto della guerra, i giovani del futuro, gli adulti dei disastri ambientali, ma anche di perdere i propri cari e di restare senza lavoro. È il dato che emerge dall’ultima indagine effettuata dall’Ordine degli psicologi della Toscana su 1.112 professionisti iscritti, concentrati per il 41% fra Firenze e provincia. Realizzato in collaborazione con il Laboratorio di Psicometria (Dipartimento Neurofarba dell’Università degli Studi di Firenze), lo studio è stato organizzato per indagare lo stato di salute psicologica dei toscani nell’ultimo anno.

Il periodo preso in esame va, per la precisione, dal marzo 2022 al marzo 2023 ed è stato caratterizzato da una serie di fattori che hanno pesato sulle sintomatologie già esistenti: la lenta fuoriuscita dalla pandemia, lo spettro della crisi energetica, la guerra in Ucraina e i cataclismi climatici. Tutti elementi che hanno alimentato ansia e depressione, fobie sociali e scolari, ma anche i disturbi del comportamento alimentare. In generale, tra le psicologhe e gli psicologi che hanno compilato il questionario, il 73% ha registrato un incremento delle richieste di prestazione.

Tra le problematiche più frequenti emergono la sintomatologia ansiosa (51%), seguita da problemi relazionali (20%) e depressione (11%) La fascia di età in cui è stato rilevato un maggiore incremento di richieste è quella dei giovani adulti, tra i venti e i trent’anni (44%), seguita da preadolescenti e adolescenti (31%). Ed è tra i giovani, in particolare, che viene segnalata una maggiore richiesta di aiuto per la presenza di abuso digitale e social (75%), di dipendenze patologiche (53%), disturbi del sonno (56%) e disturbi ossessivo-compulsivi (53%).

Il 60% dei professionisti che seguono bambini, evidenzia poi un aumento delle richieste, soprattutto per sintomatologia ansiosa (49%) e problemi relazionali (23%). Anche i professionisti che hanno come pazienti adolescenti segnalano (76%) un incremento di domanda, in particolare per ansia (33%), problemi relazionali (17%) e isolamento sociale (13%).

L’aumento di richieste di aiuto e presa in carico riguarda comunque tutte le fasce della popolazione, ad eccezione degli anziani, i cui dati restano stabili. "Una serie di fattori esterni, vecchi e nuovi, ha impattato pesantemente sullo stato di salute psicologica dei toscani – ha commentato la presidente dell’Ordine, Maria Antonietta Gulino – che evidenzia come l’uscita dalla pandemia abbia lasciato strascichi importanti. L’affacciarsi della crisi energetica e l’impennata dei costi delle materie prime, la difficoltà a trovare alloggi fuori dalla famiglia, hanno minato la sicurezza economica acquisita o da acquisire. La guerra a due passi da casa e i disastri ambientali hanno creato paure inedite. Tutto questo ha amplificato una serie di problematiche che richiedono di essere gestite adeguatamente".

Alla presentazione dello studio, anche il segretario dell’Ordine Rossella Capecchi, la professoressa dell’Università di Firenze Caterina Primi, il presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo, il presidente e il vicepresidente della terza commissione del Consiglio Enrico Sostegni e Andrea Vannucci.