Quasi seicento firme raccolte in neanche un mese e un presidio per dire no all’antenna per la telefonia in via dell’Olmo. "Potevano essere molte di più – dice Beatrice Querci, una delle promotrici della petizione e che del suo negozio ‘Margherita Moda’ ha fatto il fulcro della protesta -, ma abbiamo voluto consegnare tutta la documentazione in tempi rapidi all’Ufficio protocollo del Comune per avere prima possibile delle risposte". Il sit-in per ribadire con forza questo no, invece, è quello in programma domani, a partire dalle 16.30, proprio davanti all’antenna. Installata sul terreno di un privato. "Vogliamo difendere la nostra salute dalle onde elettromagnetiche. Si trova a pochi metri dalle abitazioni, dalla scuola Garibaldi e dalla materna La Villa e presto nascerà anche un Centro per anziani. L’unica soluzione è quella di toglierla, anche dal punto di vista ‘estetico’ non è il massimo". Sconcerto e rabbia, ma non rassegnazione per questo gruppo di cittadini che vive e lavora nella zona che si trova all’incrocio fra via dell’Olmo e via Barberinese. Stati d’animo su cui l’amministrazione comunale, purtroppo, può fare ben poco, come ha sottolineato l’assessore allo sviluppo economico Daniele Matteini: "Dal punto di vista paesaggistico ci è stato confermato che non ci sono i presupposti perché l’antenna possa essere rimossa. Per quanto riguarda i dubbi esposti dai cittadini relativi alla salute, stiamo ancora aspettando le valutazioni che Arpat deve fare dopo avere ricevuto la documentazione che abbiamo inviato. Il Comune dirà comunque no a nuove richieste in aree pubbliche, ma non ha ‘poteri’ quando si parla di privati".