REDAZIONE FIRENZE

Antonio Sabatino. Dopo l’appello del poeta il sasso torna in Sardegna

L’84enne chiese aiuto per riportare la roccia a casa.

L’84enne chiese aiuto per riportare la roccia a casa.

L’84enne chiese aiuto per riportare la roccia a casa.

Il sasso che per decenni ha ispirato il poeta lastrigiano Antonio Sabatino, torna a casa. Qualcuno forse ricorderà il singolare appello lanciato nei mesi scorsi, su La Nazione, proprio dallo scrittore di Lastra a Signa, 84 anni, a lungo promotore di salotti letterari e protagonista di tanti incontri della locale Pro Lastra Enrico Caruso, oltre che vincitore di numerosi premi e concorsi in tutta Italia. L’uomo cercava qualcuno che portasse in Sardegna, per la precisione sulla spiaggia di Turas a Bosa Marina,, una pietra da lui presa 50 anni fa e, per tutto questo tempo, rimasta sul suo scrittoio, come fonte d’ispirazione. "Cinquant’anni fa – aveva raccontato – durante una vacanza in Sardegna, vidi questo sasso particolare sulla spiaggia e lo portai viva.. Lo considero un po’ un nume tutelare, un antenato, un pezzo della mia vita. Allo stesso tempo però, invecchiando, mi sono pentito di averlo portato via e vorrei restituirlo al mare, alla sua spiaggia". Purtroppo però l’età e gli acciacchi non consentono a Sabatino di raggiungere l’isola per riportare quel particolare sasso forato nel luogo dal quale proviene. Ma l’appello è stato colto da Salvatorica Mongili, nata a Sedilo, in provincia di Oristano e da tempo residente a Firenze. "Da ragazzina ero spesso a Bosa – racconta – e ci sarà anche nelle prossime settimane. Ho contattato il sindaco, Alfonso Marras, per raccontargli la curiosa storia di questo stesso, e dovrei incontrarlo nei prossimi giorni per la consegna. Si è mostrato molto interessato a questa vicenda e mi ha assicurato che lo metterà nel museo cittadino". Proprio in questi giorni il sasso è partito per la Sardegna, mentre l’incontro col primo cittadino dovrebbe avvenire dopo Ferragosto.

Li.Cia.