FRANCESCO MARINARI
FRANCESCO MARINARI
Cronaca

Anziani rapinati in casa: "Mi ha dato un pugno. Gli ho detto di non far male a mia moglie"

Firenze, la serata da incubo di una coppia durante un tranquillo dopo cena a casa

Mario Piromalli (Giuseppe Cabras / New Press Photo)

Mario Piromalli (Giuseppe Cabras / New Press Photo)

Firenze, 5 aprile 2019 - Mario, 81 anni, seduto in salotto ad ascoltare alla radio la partita della Fiorentina. Anna, 78, la moglie, a rimettere a posto la cucina, dopo la cena. Una tranquilla serata di paura: due giovani sbucano nella casa al 2° piano di via Massa 15, parallela di via Canova, all’Isolotto.

Prendono di sorpresa i due coniugi, li minacciano, li picchiano. Prima aggrediscono lui – «saranno state le 21.20, la Roma aveva pareggiato da poco» – subito dopo lei. Giovani, i cappucci delle felpe tirati su facce cattive. Ordini, italiano stentato, timbro gutturale. Non vanno a caso: vogliono la cassaforte.

«Uno mi ha tirato un pugno in faccia» dice Mario Piromallo togliendosi gli occhiali. Fa vedere l’ematoma, piange. L’altro delinquente blocca Anna Cirannii, la tiene a bada, la scaraventa a terra, colpirà anche lei in faccia, «ma io non sono tanto remissiva, ho provato a togliergli il cappuccio e gli ho dato un morso sul braccio che se lo ricorderà».

Istinto di conservazione. Agata, unica femmina di cinque figli di Mario e Anna, ma uno non c’è più, li sorregge. Lavora a Impruneta. Raccontano come due anziani, malati, un po’ sordi possano essere precipitati in una situazione simile, da lasciarci la pelle: per un ceffone di troppo, una brutta caduta, un attacco di cuore.

«Non abbiamo sentito niente. Sono entrati dalla finestra della camera matrimoniale e sono venuti a prenderci, in salotto e in cucina. Volevano la cassaforte. Ci hanno detto di star zitti, di non gridare, ho fatto in tempo a dire una volta aiuto. Gli ho detto ‘vi do le chiavi, ma non c’è nulla. L’hanno aperta, rovesciato il contenuto...».

In camera da letto spalancati i cassetti del comò, ma non è stato portato via niente sembra. In mezz’ora di paura ai due anziani coniugi è passata tutta una vita davanti. Una vita anche difficile, non priva di dolori. Una vita uniti, però. Anna mentre Mario si asciuga il pianto: «Ero preoccupata per lui, dicevo al rapinatore di non fargli male, che è malato. E Mario diceva la stessa cosa di me all’altro».

Sposati dal ’59, ad agosto la coppia festeggerà sessanta anni di matrimonio, cinquanta dei quali a Firenze, vivono qui dal ’69. Mercoledì notte l’allarme è stato dato dalla stessa signora Anna. Si è rimessa in piedi ha aperto la porta, ha suonato il campanello di una vicina. Al piano ci sono oltre altri tre appartamenti. Poi in via Massa sono arrivati i carabinieri. Mario e Anna sono stati portati a Torregalli: lievi traumi cranici, e, lui, anche una contusione toracica. Sono stati dimessi con 7 giorni di prognosi. I carabinieri di Oltrarno indagano. Ci sono alcuni testimoni, hanno indicato la possibile via percorsa dai banditi per entrare in casa. Stupisce semmai che nessuno abbia sentito niente.

Dice Lucia Stefanini: «Ero in casa con mia nipote Sofia, diciotto anni. Io vado a letto presto. Lei era in terrazza, ha visto delle ombre, ma chi poteva pensare...». Sofia Chellini conferma: «Ho visto anche una luce, sembrava quella di una torcia, però non ho sentito urlare».

Solo più tardi Anna è riuscita a chiedere aiuto. I vicini fanno vedere da dove potrebbero essere passati i banditi per arrampicarsi al secondo piano di questo enorme condominio popolare che conta tre numeri civici, 15-17-19. E allora indicano una paratia che sembra in vetroresina, una finestra. Da qui i due potrebbero essersi issati su una piccola tettoia e ancora scavalcare in modo relativamente agevole la ringhiera della terrazza di casa Piromallo.

Da qui forzare serranda e finestra della camera da letto è stato uno scherzo. «La rapina all’Isolotto è l’ultimo grave episodio di degrado e violenza: scippi, stupri, prostituzione, spacciatori indisturbati in tutti i quartieri, rapine in casa.

A Firenze la situazione sul fronte degrado e sicurezza è fuori controllo. E non da ora» commenta il vicepresidente del Consiglio regionale della Toscana, Marco Stella, coordinatore fiorentino di Forza Italia. «Il territorio va presidiato in maniera capillare giorno e notte: che fine ha fatto il vigile di quartiere annunciato dal sindaco? Noi – conclude Stella – abbiamo predisposto un vademecum con i punti ineludibili per affrontare seriamente il problema. Le forze dell’ordine stanno svolgendo un lavoro eccellente, ma è chiaro che servono aumenti di organico e incentivi economici».