STEFANO BROGIONI
Cronaca

Choc a Firenze, aggredito nell’androne dai balordi della strada: novantenne in fin di vita

Anziano picchiato e rapinato davanti all’ascensore da due persone che aveva sorpreso nel disimpegno del condominio dove abita. I residenti: ‘Qui come il Bronx, ma abbiamo paura anche ad esporci’

AGGRESSIONE MASO FINIGUERRA

Firenze, l'androne del palazzo dove è stato aggredito l'anziano (foto Marco Mori/New Press Photo)

Firenze, 31 agosto 2024 – Li ha sorpresi nell’androne del suo palazzo, forse erano a drogarsi o forse a fare sesso, come succede spesso, tra le macchine in sosta di via Maso Finiguerra, la traversa che respira la stessa brutta aria di via Palazzuolo.

Ma quando gli ha detto qualcosa, è stato aggredito e rapinato. Due contro uno. Ha 91 anni, e da giovedì sera lotta tra la vita e la morte all’ospedale di Santa Maria Nuova: perché dopo le botte è rovinato a terra, sbattendo la testa all’indietro.

Nel pianerottolo, qualche gradino sotto l’ascensore che stava aspettando per salire all’appartamento, ci sono le gocce del suo sangue, i segni delle mani sull’intonaco come prova del disperato tentativo di parare i colpi, oppure non cadere, o forse non mollare il portafoglio che aveva in mano e che invece gli hanno portato via.

I medici, preoccupati per due fratture alla testa, monitorano costantemente una gravissima situazione dall’altra notte, quando E., classe 1933, arzillo residente di questa strada di frontiera che si sorbisce il peggio del turismo mordi e fuggi, e non solo, è arrivato in ospedale in ambulanza.

Dopo l’aggressione, è riuscito a trascinarsi all’ascensore, a salire al suo appartamento al sesto piano, a raccontare, con molta difficoltà, cosa gli era capitato dentro il suo palazzo, dopo una serata passata al pub di borgo Ognissanti a guardare la partita della Fiorentina in compagnia.

A dire anche che una di quei due la conosceva: è una donna che vedono tutti, da mesi, in via Finiguerra, inquilina stabile della tettoia del Fulgor, il disastrato cinema chiuso ormai da anni che aggiunge degrado al degrado.

La gente del palazzo è sotto choc, per la preoccupante escalation a cui assiste impotente. «Abbiamo paura, questo è diventato il Bronx», ci raccontano un gruppo di signore dietro la promessa di non mettere i loro nomi. «Perché qui rischiamo ogni giorno: offese, sputi, macchine danneggiate. Un paio di anni fa, ci hanno dato fuoco anche al portone». Spaccio, consumo di droga. Urla, persone ubriache, sesso e bisogni a cielo aperto soprattutto nelle notti in cui apre la discoteca. Tutto finito nei video girati da dietro le serrande e girati a “Città sicura“.

Ma la situazione è sempre questa. I carabinieri, che ironia della sorte hanno il loro Comando provinciale a qualche metro da via Finiguerra, stanno cercando conferme - anche nelle telecamere - alla denuncia presentata dal figlio del 91enne, e di identificare il balordo che avrebbe accompagnato la donna. Dopo la rapina, hanno usato il bancomat dell’anziano per un’operazione da 13 euro in via de’ Vanni, giusto dall’altra parte del fiume, oltre il ponte alla Vittoria. Il borsello è stato invece ritrovato in piazza del Carmine. Svuotato dei valori. Lei, ieri, in via Finiguerra non l’hanno vista. Qualcuno è sicuro che fosse stesa in via della Scala, non più in compagnia di chi avrebbe pestato l’anziano.