REDAZIONE FIRENZE

Anziano morto in casa. Giallo su lividi e farmaci. Oggi la verità in aula

Il figlio è a Sollicciano in stato fermo: l’accusa è di maltrattamenti. Sul corpo trovati dei segni: l’84enne assumeva degli anticoagulanti.

Stamani è in programma l’udienza di convalida e gli esiti dell’autopsia

Stamani è in programma l’udienza di convalida e gli esiti dell’autopsia

Rimane avvolta dal mistero la morte di S.B., pensionato di 84 anni trovato senza vita nel letto della sua abitazione, vicino alla chiesa di San Bartolomeo in Tuto di Scandicci, lo scorso lunedì. Mercoledì sera il figlio G.B., ex imprenditore (ora disoccupato) 56enne, è stato arrestato. Adesso si trova a Sollicciano. È in stato di fermo. L’accusa è quella di maltrattamenti nei confronti del padre. Ieri, su incarico del pm Giacomo Pestelli, titolare dell’indagine, è stata svolta l’autopsia dal medico legale Martina Focardi. Nei responsi dell’esame c’è la verità sul giallo. I primi accertamenti autoptici farebbero comunque pensare a un omicidio.

Oggi si saprà quindi se la morte dell’anziano sia stata provocata dalle presunte violenze attribuite al figlio. Come successo pochi anni fa con la madre. La Corte d’Assise di Firenze, lo scorso dicembre, ha infatti condannato l’uomo a 6 anni e 8 mesi per omicidio preterintenzionale dopo aver picchiato la madre di 88 anni provocandone, senza volerlo, la morte. Era il 2022. L’uomo – difeso dagli avvocati Samuel Stampigli e Marina Grasso – è stato invece assolto dall’accusa di maltrattamenti nei confronti del padre, con revoca delle misura cautelare di divieto di avvicinamento al genitore.

Emergono intanto dettagli sul ritrovamento del cadavere. Nella stanza da letto sarebbero stati rinvenuti dai carabinieri di Scandicci dei farmaci anticoagulanti. La vittima li assumeva regolarmente e, come emerge dalle carte del processo precedente, il principale effetto collaterale era l’aumento di lividi sul corpo (poiché alterano il processo di coagulazione). Ecchimosi – più e meno recenti – che sarebbero state rinvenute sul cadavere dell’uomo anche lunedì scorso. E che hanno da subito insospettito gli inquirenti. Di lì a poco è scattato il fermo.

Dubbi da sciogliere rimangono anche sugli ultimi minuti di vita dell’anziano. Era da solo? L’allarme è stato dato dai vicini? O dal figlio stesso? Stando a quanto trapela da ambienti investigativi, sarebbe stato proprio il 56enne a chiamare aiuto. Per poi rendersi irreperibile per due giorni e infine ricomparire nel suo appartamento, dal quale mercoledì è stato portato via in manette.

Il figlio sarebbe stato anche vicino al capezzale del padre mentre esalava gli ultimi respiri. Di quei momenti, si apprende, l’imprenditore di Scandicci avrebbe raccontato alcune parti anche ai carabinieri. Spiegando il tutto con una frase del tipo: "Mi è morto tra le braccia".

Nell’ottobre del 2022 furono i vicini di casa a dare l’allarme, sentendo le urla provenire dall’appartamento dove l’84enne, trovato senza vita lunedì, viveva con la moglie. Quando i militari arrivarono in casa, trovarono la donna con segni dell’aggressione su tutto il corpo. L’anziana, che aveva 88 anni, fu ricoverata in ospedale e morì nei giorni successivi.

L’autopsia rivelò che la morte era avvenuta a causa delle percosse ricevute. Le attenzioni dei militari finirono, anche in quel caso, sul figlio. L’uomo fu arrestato. E in aula ammise di aver insultato e minacciato la madre perché era esasperato dalla situazione. Ammise anche di averla strattonata, ma negando di averla colpita.

Stamani è in programma l’udienza di convalida del fermo. È questione di ore prima di sapere se si tratta di una morte naturale o di un omicidio. Il secondo in tre anni.

P.m.