Approvato il ’lotto 3’ della videosorveglianza

Il progetto è stato già inviato al prefetto per avere il via libera da parte del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza

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La videosorveglianza a Certaldo verrà incrementata. Motivi di sicurezza urbana in primo luogo. In tal senso, l’amministrazione guidata dal sindaco Giacomo Cucini ha appena approvato il progetto di fattibilità tecnica per il cosiddetto lotto 3, che appunto dovrebbe estendere la rete del "grande fratello" a prevenzione di atti legati ad azioni criminali di varia natura, dove la presenza di telecamere oltre a fornire uno strumento utilissimo per l’identificazione degli autori di tali atti criminosi costituisce, appunto, anche un importante deterrente.

L’atto che è stato approvato dalla giunta comunale Cucini è stato poi inviato al Prefetto di Firenze per avere il via libera da parte del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. In via contestuale, difatti, c’è una domanda di contributo per fondi sovra-comunali. Di videosorveglianza si è parlato anche nel corso dell’ultimo consiglio comunale (svoltosi in teleconferenza).

Si andranno dunque a coprire - si spiega nell’atto - nuove zone del territorio comunale che sono ritenute "sensibili" e comunque cercando di intercettare le istanze che provengono dagli abitanti.

Allo stato attuale, gli ultimi provvedimenti sulla videosorveglianza a Certaldo risalgono al febbraio scorso, prima della serrata generale dovuta al lockdown.

All’epoca, era stato approvato il regolamento per gli impianti che sono già esistenti e funzionanti sul territorio comunale. Regolamento che risulta essere in vigore: e che prevede che gli impianti di videosorveglianza potranno riprendere e registrare immagini per identificare in modo diretto o indiretto le persone riprese, senza registrazione audio, con impianti sia fissi che mobili, anche su droni, ma non potranno essere utilizzate per sanzionare le infrazioni al codice della strada, per le quali è previsto un diverso regime.

Non si tratterà di un sistema di monitoraggio attivo 24 su 24, ma di un sistema di videoregistrazione che custodirà le immagini per un tempo limitato – una settimana, salvo diverse esigenze – immagini alle quali avrà accesso, per le esigenze tecniche e per gli eventuali accertamenti a seguito di notizie di reato, la Polizia Municipale.

Questo sistema, infine, andrà ad integrarsi con quello di telecamere per la rilevazione delle targhe dei veicoli in transito, telecamere che sono già attive da mesi alle intersezioni stradali e che sono state a suo tempo installate ai fini di assicurare ai cittadini residenti e non solo a loro una maggiore sicurezza urbana.

Andrea Ciappi