FRANCESCO INGARDIA
Cronaca

Appunti sul taccuino a fari spenti. Ecco Tomasi, stratega silenzioso. A Firenze primi contatti con i civici

Il sindaco di Pistoia, candidato in pectore della coalizione, ha iniziato gli incontri nei capoluoghi toscani. Già incassato il sostegno della Lista Schmidt, la prossima settimana altri due incontri in riva all’Arno.

Il sindaco di Pistoia, candidato in pectore della coalizione, ha iniziato gli incontri nei capoluoghi toscani. Già incassato il sostegno della Lista Schmidt, la prossima settimana altri due incontri in riva all’Arno.

Il sindaco di Pistoia, candidato in pectore della coalizione, ha iniziato gli incontri nei capoluoghi toscani. Già incassato il sostegno della Lista Schmidt, la prossima settimana altri due incontri in riva all’Arno.

"La società civile è un tassello del puzzle". Alessandro Tomasi lo sa bene. In attesa che da Roma arrivi la timbratura finale come candidato alla presidenza della Regione Toscana, la strategia del sindaco di Pistoia ormai è chiara: sedersi ai tavoli giusti, a porte chiuse e fuori dai radar, per accreditarsi come figura politica spendibile, credibile e meritevole di voti.

Così ha fatto venerdì sera ad Arezzo, in un "incontro privato" con imprenditori e civici aretini: "Essere venuto qui è un modo per conoscere il territorio e apprendere come una spugna. Candidatura in pectore o meno, l’importante è che la campagna elettorale non inizi a tre mesi dal voto. Serve prima andare tra la gente". Taccuino, penna, strette di mano e ascolto, quindi, la formula ricercata da Tomasi. Chiaramente rivolta al mondo civico, dato che l’intenzione del coordinatore regionale di Fratelli d’Italia - piuttosto imbrigliato per la diplomazia richiesta a chi è stato chiamato ad assumere il timone di una segreteria di partito prima della discesa in campo - è quella di schierare a fianco della triade classica del centrodestra (FdI, FI e Lega) un paio di liste civiche moderate.

Ricapitolando: un salto ad Arezzo, una capatina a Livorno, un’esplorazione a Viareggio a casa del sindaco Del Ghingaro (per sondare un eventuale endorsement in caso di ballottaggio con Giani?), fino a Firenze. Sia in compagnia di alfieri di partito - pronti stamani a inaugurare la sede di partito in piazza Oberdan insieme a Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione in FdI - per fidelizzare l’elettorato d’appartenenza, sia con incontri ‘segreti’ con realtà aziendali, studi professionali, imprenditori e finanziatori. Modello che si replicherà la prossima settimana con un doppio appuntamento in sordina all’ombra del Cupolone.

Ma tanto lavoro è già stato fatto, compreso l’aver messo a segno i primi colpi ‘di mercato’. A Firenze il sindaco di Pistoia si è confrontato in questi giorni e a più riprese con i civici della Lista Schmidt seduti in consiglio comunale. Paolo Bambagioni ha declinato l’offerta di candidarsi in una delle liste civiche di Tomasi data l’esperienza già vissuta dall’ex sindaco di Signa in consiglio regionale tra i banchi del Pd. Idem per Eike Schimdt: impossibile conciliare un’altra campagna elettorale da direttore del museo di Capodimonte e consigliere a Palazzo Vecchio. Resta quindi tra i papabili Massimo Sabatini, più che interessato a sposare la causa di Tomasi. Ma il sostegno della Lista Schmidt già è di pubblico dominio: "Anche il mondo civico aiuterà il candidato della coalizione di centrodestra, Alessandro Tomasi, dando il nostro contributo per cambiare una classe politica che non esercita un ruolo di governo ma di rappresentanza. Sosterrò Tomasi, perché l’alternanza è un bene per la democrazia", l’assist al bacio di Bambagioni.

Un pò per identità liberal-moderata, un pò per marcare il territorio, anche Forza Italia ha presidiato ieri l’area, con l’abbraccio di Marco Stella e Maurizio Gasparri al mondo civico: "Non abbiamo pregiudiziali, non vogliamo imporre niente a nessuno, riteniamo però che l’approfondimento per allargare la coalizione e per definire gli obiettivi programmatici sia una utile premessa per rendere più forte la scelta che faremo sulla candidatura". Intanto Tomasi continua a fare da pompiere, archiviando nubi e frizioni tra alleati rispolverando il collante buono nel momento del bisogno:

"Dal ’94 a oggi abbiamo sempre trovato una sintesi all’altezza del momento. Il centrodestra sarà unito e saprà guardare fuori da se stesso per trovare uomini, forze e intelligenze". Incontro dopo incontro, per adesso.