Un vero e proprio museo dedicato alla radio. Lo ha realizzato il Comune di Barberino Tavarnelle nell’Cinema Olimpia di Tavarnelle dove ha messo in mostra la collezione di Daniele Camiciottoli: oltre 600 esemplari di radio d’epoca.
Apparecchi raccolti nel corso di mezzo secolo dal cittadino di Barberino Tavarnelle, ex fotografo nel campo medico, che nonostante l’età continuano a suonare, a comunicare, a mettere in rete, a cercare e creare contatti girando le manopole, a spezzare il silenzio e suscitare immagini e suggestioni del passato.
Nel secolo dominato dai flussi variabili degli algoritmi e i linguaggi della multimedialità la passione profonda per la modulazione di frequenza non solo continua a tracciare un solco ‘controcorrente’ nel percorso culturale e sociale di un piccolo centro della campagna toscana ma aspira a tradursi in un patrimonio collettivo che possa fare scuola, in quando spazio destinato alla valorizzazione della storia delle telecomunicazioni e destare l’attenzione di appassionati e soprattutto di giovani e studenti.
Barberino Tavarnelle, con le aspirazioni di una comunità che vuol tornare a vivere le emozioni del passato, si unisce simbolicamente alle celebrazioni del centenario dell’Uri, Unione radionica italiana, e festeggia il primo annuncio che cambiò la storia, simbolo di una nuova era per la comunicazione e la cultura italiana, con la realizzazione del Museo della radio d’epoca del Chianti.
E’ nella nuova ‘galleria’ dei mezzi di comunicazione, uno spazio comunale situato in via Roma, che troverà casa una selezione degli apparecchi, tra i più antichi e pregiati della monumentale enciclopedia delle radio d’epoca messe a disposizione da Daniele Camiciottoli, tutte restaurate e funzionanti.
"Accogliamo con entusiasmo e gratitudine la passione e la generosità di Daniele Camiciottoli – dichiara il sindaco David Baroncelli - e il suo monumento tecnologico costituito da oggetti rari che lui stesso ha rimesso in vita, tesori nascosti, riemersi dalla polvere dei mercatini di antiquariato, saltati fuori dai salotti di casa e dai ricordi di famiglia, che ripercorrono e testimoniano la Storia e le conquiste tecnologiche del nostro Paese. L’investimento che abbiamo messo in campo punta ad arricchire e ampliare gli spazi culturali pubblici con la creazione di una sede espositiva che valorizzi la funzione storica e formativa della collezione, un viaggio nella storia della radio in Italia e all’estero".
I lavori per realizzare il museo sono partiti con la ristrutturazione dei locali adiacenti all’attuale Cinema Olimpia di Tavarnelle (via Roma).
Lo spazio ospiterà centinaia di pezzi ed esemplari dagli anni venti del secolo scorso ai giorni nostri, nei modelli più variegati, riflesso delle diverse epoche, dal design particolare, sia italiani che stranieri provenienti da Francia, Inghilterra, Germania, Usa, Spagna, Russia.