
Il comitato ‘Il Racchio’ ha organizzato per sabato un presidio davanti al muro di contenimento in via delle Corti. Previste centinaia di persone. "Non accetteremo più giustificazioni basate sull’eccezionalità degli eventi climatici".
di Pier Francesco NestiUna partecipazione numerosa: è quella che il Comitato alluvionati campigiani ‘Il Racchio’ si aspetta al presidio di sabato 29 marzo. Organizzato (con ritrovo alle 15) presso il muro di contenimento dell’argine del Bisenzio in via delle Corti. Un muro che nei recenti giorni di maltempo ha fatto tremare i polsi ai campigiani, per poi essere rinforzato con dei blocchi di cemento e successivamente è stato oggetto di un paio di sopralluoghi da parte di Comune e Genio civile.
"Gli ultimi eventi meteo – spiegano - hanno messo in evidenza la pericolosità del muro in via delle Corti, che presenta infiltrazioni preoccupanti e un potenziale rischio di cedimento in caso di una nuova piena, che potrebbe avere conseguenze catastrofiche per tutta la cittadinanza". Almeno 300 le presenze ipotizzate (la stima è al ribasso): per avere un termine di paragone è sufficiente ricordare la fiaccolata organizzata dal coordinamento dei comitati nei mesi scorsi quando furono un migliaio i cittadini che sfilarono per le strade di Campi. Ma il comitato, che si costituirà ufficialmente il 1 aprile con una cena di autofinanziamento, non si è fermato all’organizzazione del presidio e parallelamente ha fatto richiesta di accesso agli atti "per avere dei chiarimenti sulla messa in sicurezza del muro di via delle Corti e sulle azioni intraprese per la sicurezza idraulica del territorio dopo l’alluvione del 2 e 3 novembre 2023". Oltre a presentare un esposto alle autorità competenti "per denunciare i danni subiti dalla popolazione durante la recente ondata di maltempo".
Fra gli obiettivi a lungo termine, invece, chiede, fra gli altri, la realizzazione "di opere idrauliche per la gestione del rischio idrogeologico, come scolmatori e impianti di laminazione". Tutti argomenti che verranno affrontati nelle prossime settimane quando sarà organizzato "un incontro in Regione per discutere il tema dei ristori e della semplificazione burocratica delle pratiche di risarcimento. La sicurezza del territorio è una questione che riguarda tutti, indipendentemente dal fatto che si sia stati colpiti o meno dall’alluvione". Per poi concludere così: "Non accetteremo più giustificazioni basate sull’eccezionalità degli eventi climatici, usate come alibi per mascherare inefficienze e ritardi".