EMANUELE BALDI
Cronaca

Firenze, enorme chiazza in Arno: il fiume soffoca, ecco la maxi alga

Il livello basso dell’acqua e le temperature sempre più alte creano il fenomeno dell’ipossia. L’esperto: "Nessun rischio per l’ambiente, solo una bruttura estetica. Siccità? Quest’anno non fa paura"

La chiazza apparsa in Arno: si tratta di alghe, che affiorano a causa del caldo

La chiazza apparsa in Arno: si tratta di alghe, che affiorano a causa del caldo

Firenze 12 agosto 2024 – Impossibile facendo una passeggiata al parco dell’Albereta o, sulla sponda opposta, a Varlungo non fermarsi stupiti a scrutare l’orribile, enorme chiazza comparsa in un Arno che pare agonizzante. In molti – o almeno i coraggiosi che trovano chissà dove le energie per sfidare la canicola – in questi giorni hanno pensato perfino a un fenomeno di inquinamento. Niente di tutto ciò per fortuna.

A illuminarci sul fenomeno, certo non nuovo ma raramente così esteticamente impattante, è Marco Bottino, presidente del Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno.

"Cos’è quella chiazza? Un’alga? Possibile. "È dovuta all’ipossia del fiume. – precisa ancora Bottino – In sostanza in questo periodo l’acqua è bassa e molto calda a causa delle temperature esterne e questo dà vita a questo fenomeno. Pericoli per l’ambiente e per i pesci? Beh, sicuramente in questo momento hanno meno ossigeno. Comune alla prima piena la chiazza andrà via".

Guardando le previsioni del tempo nel medio periodo non si può essere ottimisti per quando riguarda possibile piogge abbondanti in grado di rimuovere o almeno ’smuovere’ la brutta chiazzona di Varlungo. Vero che un temporale di calore (specie nel pomeriggio) potrebbe benissimo arrivare anche nei prossimi giorni ma difficilmente potrebbe essere risolutivo in una situazione simile.

Quasi tutti gli esperti ad ogni modo in questi giorni concordano sul fatto che, per avere una significativa rottura dell’estate – che in genere si concretizza con un cambio massiccio di correnti, il cedimento definitivo dell’anticiclone africano e l’arrivo di piogge abbondanti – ci sarà ancora da aspettare un bel po’, forse anche addirittura gli ultimi giorni del mese (va sempre tenuto presente che le previsioni a lungo periodo hanno un margine di errore piuttosto marcato...).

E comunque, assicura ancora Bottino, "quest’anno non ci saranno problemi legati alla siccità perché in maggio e in giugno è piovuto molto". Ciò non vuol dire, precisa ancora l’esperto, che "non si debba insistere in una politica di creazione di invasi per l’acqua".

Dal punto di vista delle precipitazioni infatti questo 2024 è stata un po’ un’anomalia visto che negli ultimi anni i periodi siccitosi iniziavano addirittura intorno alla metà del mese di maggio. E comunque le abbondanti acque primaverili quest’anno hanno giovato alle falde e agli invasi. Anche Bilancino appare in piena salute e al momento non si registrano allarmi.