Arno e rischio alluvioni, nuova cassa di espansione. Ecco come funzionerà

I lavori a Figline Valdarno. L’opera permetterà l’ingresso delle acque di piena del fiume nella cassa di espansione grazie all’attraversamento dell'autostrada A1 Milano-Napoli e del viadotto ferroviario della linea Alta Velocità

Nuova cassa di espansione, al via i lavori a Figline

Nuova cassa di espansione, al via i lavori a Figline

Figline Valdarno (Firenze), 2 novembre 2023 – Un altro un passo avanti fondamentale verso la realizzazione del sistema di laminazione di Figline, uno dei principali a difesa dal rischio alluvioni per la città di Firenze. I lavori che vengono presentati nel sopralluogo di stamani riguardano la realizzazione dell'opera di alimentazione della cassa d'espansione Pizziconi (collaudata a dicembre 2020) nel comune di Figline e Incisa Valdarno. L’‘opera di presa’ permetterà l’ingresso delle acque di piena del Fiume Arno nella cassa di espansione grazie all’attraversamento dell'autostrada A1 Milano-Napoli e del viadotto ferroviario della linea Alta Velocità. Un volta completato l’intervento la cassa di Pizziconi potrà invasare un volume di circa 3,1 milioni di metri cubi. I lavori sono stati consegnati il 3 marzo 2021 e termineranno entro il primo trimestre 2024. L’importo dell’intervento è di 11milioni 650mila euro.

La cassa di Pizziconi è un intervento previsto dal Piano stralcio relativo alla riduzione del rischio idraulico del bacino del fiume Arno (D.P.C.M. 5.11.1999) e dal Piano di Gestione del Rischio da Alluvione (D.P.C.M. 01/12/2022) per la riduzione del rischio idraulico lungo il fiume Arno. Il soggetto gestore è la Regione Toscana, attraverso il Genio Civile Valdarno. Si tratta di un complesso progetto di ingegneria civile con obiettivo, primo fra tutti, di ridurre al minimo se non annullare i periodi di chiusura della sede autostradale, in quanto interessata direttamente dalla costruzione di tre scatolari di sotto attraversamento per il collegamento del Fiume Arno con le aree della cassa di espansione.

Per l’assoluta necessità di interferire il meno possibile sulle condizioni di esercizio del traffico autostradale, la nuova opera è in corso di realizzazione con la tecnica dello spingitubo: sono stati costruiti sul posto tre monoliti in cemento armato delle dimensioni ragguardevoli di circa 15 metri x 6 metri di altezza, che sono in fase di inserimento all’interno della piattaforma autostradale per mezzo di appositi martinetti idraulici.

L’ingresso delle acque di piena dell’Arno verrà regolato da tre paratoie metalliche che potranno essere gestite da remoto attraverso un sistema di telecontrollo. Il sistema di laminazione di Figline si compone di varie casse di espansione: oltre a ‘Pizziconi’, include anche Restone, Prulli e Leccio (in quest’ultimo è compresa anche la cassa di Burchio) per un totale di oltre 132 mln di euro.  Tutti elementi di un sistema di interventi coordinati e finalizzati a mitigare il rischio idraulico lungo il fiume Arno. Il sistema di casse avrà una capacità di laminazione molto importante per il capoluogo, contenendo circa 25 mln di metri cubi d’acqua, per un evento estremo e raro come quello di piena dell’Arno che ha un tempo di ritorno di 200 anni.