
Le indagini sono state condotte dalla squadra mobile della Questura di Firenze
Firenze, 6 novembre 2023 – Aveva almeno sei appartamenti in città che affittava a una quindicina di sudamericani a prezzi che potevano raggiungere i 1400 euro mensile per un posto letto. Non solo. Gli immobili venivano usati dai locatari per prostituirsi. Per questo è stata arrestata una cittadina peruviana di 38 anni, accusata di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e di aver favorito la permanenza nel territorio dello Stato di cittadini stranieri irregolari, in concorso a vario titolo con altri due connazionali, oltre che di trasferimento fraudolento di valori, impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.
Secondo quanto emerso, dopo una serrata attività di indagine portata avanti dalla squadra mobile della Questura di Firenze, la donna avrebbe sfruttato l’attività di prostituzione di una quindicina di persone di origine sudamericana.
Quest’ultima, secondo gli inquirenti, avrebbe infatti agevolato l’attività in questione fornendo ai cittadini stranieri, alcuni dei quali non in regola con le norme sul soggiorno, appartamenti dietro pagamento di un canone di locazione assolutamente fuori mercato, chiedendo dai 200 ai 350 euro settimanali, ossia 800/1400 euro mensili per singola camera all’interno di un immobile da condividere con altre persone, senza l’uso della cucina ed, in un caso, addirittura senza riscaldamento.
L’indagata sarebbe riuscita perciò a percepire per la sub-locazione di un solo appartamento anche oltre 5mila euro. La 38enne, inoltre, avrebbe attribuito fittiziamente a dei “prestanome” il potenziale provento dell’attività illecita, acquistando, tramite terzi, un appartamento, un fondo commerciale ed un’autovettura Bmw. La donna, già sottoposta alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, avrebbe più volte violato gli obblighi previsti da tale provvedimento allontanandosi da Firenze.
Le indagini della squadra mobile hanno portato all’individuazione di almeno cinque appartamenti sparsi per la città che, secondo gli investigatori, sarebbero stati nella disponibilità dell’indagata. Oltre alla misura cautelare della custodia in carcere il Gip ha disposto anche il sequestro preventivo degli appartamenti, del conto corrente e della Bmw.