Arriva il Tutor anche sull’A11. Monitorerà tutti gli 80 chilometri. Via alle operazioni di montaggio

Resta incerta ancora la data di partenza: a decidere, dopo le prove tecniche, sarà la Polizia Stradale. In arrivo anche la segnaletica, ma per l’accesione potrebbero volerci ancora diverse settimane.

Arriva il Tutor anche sull’A11. Monitorerà tutti gli 80 chilometri. Via alle operazioni di montaggio

Resta incerta ancora la data di partenza: a decidere, dopo le prove tecniche, sarà la Polizia Stradale. In arrivo anche la segnaletica, ma per l’accesione potrebbero volerci ancora diverse settimane.

Gli habitué dell’acceleratore pesante dovranno presto rassegnarsi. Il Tutor sta per sbarcare anche sull’A11: qui monitorerà velocità media degli automobilisti lungo gli oltre 81 chilometri di autostrada che allacciano Firenze al mare. Sanzionando chi sgarrerà e si farà pizzicare all’uscita dell’autostrada con una velocità media superiore ai 130 chilometri all’ora o comunque oltre i limiti. I lavori per installare gli occhi che monitoreranno la velocità sono in corso in questi giorni, come anche l’installazione della segnaletica che avvisa gli automobilisti.

Al momento le operazioni sono in corso soltanto nel tratto compreso fra Prato e Pistoia in entrambe le direzioni. Qui avverranno le prime prove di installazione. Ma da Autostrade per l’Italia fanno sapere che l’obiettivo è farlo entrare in funzione sull’intero tratto dell’autostrada. Quando? La data ancora non è certa e dipenderà dalla polizia stradale che gestirà interamente, come prevede la legge, la rilevazione e la sanzione delle infrazioni accertate. Come starà alla Polstrada deciderne le ore di accensione.

"Nel piano di implementazione – spiegano da Autostrade – rientra anche la A11 Firenze-Pisa Nord, dove attualmente sono in corso le attività di installazione dei nuovi impianti e la predisposizione della relativa segnaletica, terminate le quali verranno consegnati alla Polizia per la relativa attivazione. Sul portale della Polizia di Stato è possibile consultare l’elenco dei tratti autostradali di competenza dei vari concessionari coperti dal sistema di monitoraggio della velocità". Il Tutor si aggiungerà agli autovelox esistenti o questi andranno in pensione? La decisione spetterà sempre alla Stradale che, al momento, sta ancora lavorando al piano.

Il montaggio dell’infrastruttura è complesso e non è escluso che per concludere le operazioni e dare il via alle prove tecniche possano ancora passare alcune settimane. La certezza, al momento, è che la Firenze-Mare si unirà presto agli oltre 176 tratti autostradali controllate dal Tutor, per una lunghezza pari a oltre 2000 chilometri di carreggiate. Per i più distratti allora ecco un ripassino delle regole, in modo da evitare di incappare in future sanzioni. Il funzionamento del Tutor prevede la registrazione di targa, ora e categoria del veicolo al varco di accesso sensore del portale d’ingresso rileva la categoria del veicolo. Il sensore del portale successivo esegue le stesse operazioni di quello a monte, fotografando nuovamente il veicolo e registrando data e ora di passaggio.

Un sistema centrale effettua poi gli abbinamenti tra i dati registrati dalle telecamere dei due portali, calcolando i tempi di percorrenza di ciascun veicolo. I dati dei veicoli i cui tempi di percorrenza non superano quelli consentiti nella tratta in esame vengono immediatamente eliminati. Per chi invece registra dati superiori ai limiti, il sistema interroga in automatico gli archivi della Motorizzazione e gli archivi degli autonoleggi per risalire rispettivamente all’intestatario e al conducente del veicolo. Le violazioni sono poi accertate dalla Stradale e il sistema provvede alla compilazione e alla stampa del verbale, inoltrando in via informatica i dati per la procedura di notifica al trasgressore. La buona notizia però c’è. Le statistiche, su base nazionale, dicono che la velocità di picco è diminuita del 25% (quella media del 15%). Si calcola che già dopo il primo anno dalla loro introduzione la mortalità sia calata del 51%. Da gennaio proprio sull’A11 sono stati almeno due gli incidenti mortali che hanno spezzato altrettante vite.

Claudio Capanni