Una spruzzata di Grande Inverno è alle porte. No, non siamo a Westeros ma a Firenze. Questione di poche ore prima che un nocciolo d’aria fredda faccia irruzione in Italia, portando con sè venti via via più freddi di Bora e Grecale dai quadranti nord orientali, piogge e nevicate in collina. Una sacca gelida calamitata da un’incombente goccia fredda.
Di che parliamo? "Alle alte latitudini fluiscono delle correnti gelide ed instabili ben diverse rispetto a quelle che transitano a latitudini più basse (più miti e stabili) e gli scambi di calore tra nord e sud Europa in particolari condizioni possono evolvere in un cut-off, ovvero in un blocco di aria fredda in quota che si stacca da un più vasto ciclone. Insomma, una zona di atmosfera dove fa molto più freddo rispetto a tutte le aree circostanti", spiega Mattia Gussoni, meteorologo del sito IlMeteo.it.
Con maggior vigore l’ondata di gelo attraverserà le regioni adriatiche del meridione in direzione delle isole. A salvare la Toscana dagli acquazzoni saranno i venti polari da est/nordest. Da questo punto vista, Firenze può tirare un sospiro di sollievo: il tempo peggiorerà dalle regioni adriatiche verso il Sud peninsulare con rovesci, a tratti temporaleschi, e nevicate inizialmente a quote superiori ai 1600 metri, ma con quota neve in calo in serata. Il Nord sarà escluso da questo peggioramento, anzi qui avanzerà l’alta pressione. Nel weekend il nocciolo freddo, come un proiettile, si fionderà verso sud.
Tale goccia fredda porterà, in ogni caso, a un calo drastico delle temperature di 4-5 gradi. Fuori giacconi pesanti, sciarpe, guanti e berretto in lana. Sono attese minime di qui a domenica fino a 2 gradi.
"Non sono previste piogge di rilievo - fanno sapere i tecnici del Consorzio Lamma -, le Alpi assolvono alla loro funzione naturale di deviatori dei flussi. Ma comunque assisteremo a questa depressione di aria molto fredda nelle quote alte dell’atmosfera, unita a quella degli strati più bassi. Domani il vento di Grecale porterà aria più secca".
Ricapitolando, su Firenze, Lamma stima valori massimi sugli 11 gradi e minime mai sotto lo zero proprio grazie ai venti. Solo le zone più "riparate" del Pisano e Lucchese potrebbero registrare temperature sotto la soglia psicologica dello zero. Nessun presagio di imbiancate in Alto Mugello. Un clima che giocoforza impone alle famiglie di alzare il termostato delle proprie abitazioni spremendo gli impianti di riscaldamento. Ma già il cielo tornerà sereno per una domenica di sole seppur frizzante: la goccia fredda si allontanerà definitivamente dall’Italia, lasciando dietro di sé uno strascico instabile che interesserà soprattutto e di nuovo il Sud Italia, Puglia, Calabria e marginalmente ancora Abruzzo e Molise.
"Già da lunedì - aggiungono dal Consorzio si registrerà un graduale rialzo delle temperature all’insegna di una settimana variabile, il freddo non durerà molto".
E già che ci siamo, visto che il conto alla rovescia per il Natale è iniziato, perché non dare una sbirciatina ai modelli previsionali stilati per le festività. Il centro studi di Lamma fissa nella settimana centrale (9-16 dicembre) una ricaduta invernale.
Ma il dato assodato è quello di "temperature sopra la media", in linea ormai con gli effetti dei cambiamenti climatici. Il verdetto, quindi, dovrebbe essere quello di un "Natale mite".
Fra.Ing.