"Arte, Cultura ed Economia: Il Nuovo Orizzonte del Made in Italy"

Il convegno a Firenze sottolinea l'importanza di arricchire il Made in Italy con una narrazione autentica per conquistare il mercato globale.

rFIRENZE

Il Made in Italy è simbolo di qualità, artigianalità e stile unico. Ma le categorie del "bello e ben fatto" che lo hanno connotato da sempre, per avere al giorno d’oggi un respiro globale, dovranno arricchirsi di un "ben narrato", in perfetta complementarietà. Questa l’anima del convegno "Arte, Cultura ed Economia: Un Nuovo Orizzonte di Collaborazione", organizzato dall’Associazione The Italian Mind: A One Off, che si è tenuto ieri nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze. "Creare questa nuova associazione – ha detto Maurizio Mancianti – è stata una naturale conseguenza dopo l’evento di settembre alla Camera di Commercio sotto l’egida anche degli industriali. Perché da quel momento abbiamo avuto una serie di riposte e di chiamate interessanti da parte non solo degli Stati Uniti ma anche dalla Cina e dagli Emirati Arabi. Abbiamo compreso da tempo che i prodotti elaborati dalle eccellenze italiane, per diventare oggetto del desiderio globale, hanno bisogno di essere veicolati attraverso una narrazione autentica, distintiva, unica. Solo in questo modo i consumatori, che diventano ‘ConsumAttori’, possono desiderare quel prodotto a tutti i costi". Il convegno è stato concluso da Alessia Bettini e ha visto la partecipazione di Anna Fendi. "Creeremo anche il Premio Firenze Capitale del Mondo – ha annunciato Mancianti – che ogni anno si svolgerà a Firenze premiando le eccellenze mondiali dei vari campi dello scibile umano: letteratura, arte, scienza, economia, sport, spettacolo. Un riconoscimento nuovo, prestigioso e unico nel suo genere, che idealmente sarà la continuazione di quello che è stato il premio Le Muse, morto con la sua fondatrice". "Questo momento di riflessione – ha scritto nel suo messaggio il ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani – si concentra su aspetti che rivestono grande importanza non solo per il nostro stile di vita ma anche e soprattutto per la proiezione e la competitività globale del nostro Paese".

Maurizio Costanzo