Finalmente riaprono al pubblico gli splendori artistici, storici e spirituali della basilica di Santa Maria. Una convenzione tra il Comune e la parrocchia, votata all’unanimità dal consiglio, permette di riaprire e regolare l’accesso al Museo del tesoro, ai chiostri e alle cripte. Per ora saranno aperture in periodi prestabiliti, ma appena si concluderà il progetto di ristrutturazione che sta per partire, allora l’apertura diventerà permanente, con i tesori della basilica simbolo di Impruneta fruibili a cittadini e turisti. Le prime visite straordinarie saranno nel weekend del 18 e 19 maggio, in occasione di "Buongiorno Ceramica". L’accordo tra Comune e parrocchia "è frutto di un dialogo iniziato già nel corso della campagna elettorale del maggio dello scorso anno – ricorda il sindaco Riccardo Lazzerini -: oggi permette di far riacquistare a Impruneta un importante luogo di culto e valore". Il Museo del Tesoro di Santa Maria custodisce un patrimonio artistico e religioso di inestimabile valore, strettamente legato alla storia della stessa basilica. Varie le sezioni, come quella dei manoscritti miniati, un viaggio nel tempo attraverso undici opere; nella sala intitolata all’architetto Gherardo Silvani, c’è una selezione di oggetti in argento e cristallo di rocca di straordinaria bellezza; nella sezione dei manufatti tessili ci sono anche sei mantellini che proteggevano l’immagine della Madonna e un prezioso cuscino proveniente dall’arredo sepolcrale del vescovo Antonio degli Agli (ante 1477).
Manuela Plastina