Un’anteprima tutta al femminile, dove anche il pianoforte è “donna“ aprirà il festival “La Toscana delle Donne“ che parte il 16 novembre e proseguirà fino al 26 novembre. Ad aprire questo appuntamento, promosso dalla regione Toscana e ideata dalla capo di Gabinetto della Presidenza, Cristina Manetti, sarà un’artista di casa ma con una dimensione internazionale.
Si tratta di Giulia Mazzoni (nata a Prato, ma ormai fiorentina d’adozione) che nella serata di sabato 16, nel Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, eseguirà, in anteprima, Artemisia, composizione potente e struggente, mai eseguita in pubblico, contenuta nel suo suo ultimo album “YAS, Your Anima System“. Un omaggio alla pittrice Artemisia Gentileschi, grande artista del 17° secolo e simbolo della lotta per l’emancipazione femminile.
"Artemisia Gentileschi - dice Mazzoni - è per me un faro di ispirazione e coraggio. Le sue opere, che narrano la forza e l’indipendenza delle donne con una profondità emozionale unica, mi hanno spinto a comporre un brano per pianoforte solo che è un inno alla lotta contro la violenza e i pregiudizi. Le sue opere, caratterizzate da un realismo intenso e da un uso magistrale della luce e dell’ombra, hanno contribuito a ridefinire il ruolo delle donne nell’arte e a rompere gli stereotipi dell’epoca".
Mazzoni sottolinea che "oltre al suo straordinario talento artistico, Artemisia Gentileschi è diventata un simbolo di resilienza e determinazione per aver affrontato e superato le difficoltà e le avversità della sua vita, inclusi episodi di violenza e discriminazione di genere. La sua storia personale e il suo impegno nell’affermarsi come artista indipendente e di successo l’hanno resa un’icona di forza e coraggio per molte donne e artiste contemporanee".
Una particolarità di questa esecuzione è che, in un certo senso, “Artemisia suona Artemisia“. Mazzoni spiega: "La storia di questo brano si lega indissolubilmente anche alla storia del pianoforte sul quale è nato che verrà presentato insieme al brano in anteprima. E’ un pianoforte speciale proveniente dalla prestigiosa collezione Fabbrini & Bussotti, una delle più importanti collezioni di Steinway & Sons al mondo. Ai vari pianoforte erano stati dati nomi di artisti maschi. Ne ho provato uno che ancora non aveva un nome e subito ho sentito un’energia e una sensibilità molto femminili. Ogni piano ha una personalità tutta sua. Così quando l’ho provato ho deciso di dare un nome femminile, proprio Artemisia, a quello che di fatto è il primo pianoforte “donna“".