ROBERTO DAVIDE PAPINI
Cronaca

’Artemisia, primo pianoforte rosa’. Al via la Toscana delle donne

Il festival "La Toscana delle Donne" si apre con Giulia Mazzoni che eseguirà Artemisia, un inno alla lotta femminile, su un pianoforte "donna" in anteprima mondiale.

’Artemisia, primo pianoforte rosa’. Al via la Toscana delle donne

La pianista Giulia Mazzoni è la prima ospite della “Toscana delle donne“

Un’anteprima tutta al femminile, dove anche il pianoforte è “donna“ aprirà il festival “La Toscana delle Donne“ che parte il 16 novembre e proseguirà fino al 26 novembre. Ad aprire questo appuntamento, promosso dalla regione Toscana e ideata dalla capo di Gabinetto della Presidenza, Cristina Manetti, sarà un’artista di casa ma con una dimensione internazionale.

Si tratta di Giulia Mazzoni (nata a Prato, ma ormai fiorentina d’adozione) che nella serata di sabato 16, nel Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, eseguirà, in anteprima, Artemisia, composizione potente e struggente, mai eseguita in pubblico, contenuta nel suo suo ultimo album “YAS, Your Anima System“. Un omaggio alla pittrice Artemisia Gentileschi, grande artista del 17° secolo e simbolo della lotta per l’emancipazione femminile.

"Artemisia Gentileschi - dice Mazzoni - è per me un faro di ispirazione e coraggio. Le sue opere, che narrano la forza e l’indipendenza delle donne con una profondità emozionale unica, mi hanno spinto a comporre un brano per pianoforte solo che è un inno alla lotta contro la violenza e i pregiudizi. Le sue opere, caratterizzate da un realismo intenso e da un uso magistrale della luce e dell’ombra, hanno contribuito a ridefinire il ruolo delle donne nell’arte e a rompere gli stereotipi dell’epoca".

Mazzoni sottolinea che "oltre al suo straordinario talento artistico, Artemisia Gentileschi è diventata un simbolo di resilienza e determinazione per aver affrontato e superato le difficoltà e le avversità della sua vita, inclusi episodi di violenza e discriminazione di genere. La sua storia personale e il suo impegno nell’affermarsi come artista indipendente e di successo l’hanno resa un’icona di forza e coraggio per molte donne e artiste contemporanee".

Una particolarità di questa esecuzione è che, in un certo senso, “Artemisia suona Artemisia“. Mazzoni spiega: "La storia di questo brano si lega indissolubilmente anche alla storia del pianoforte sul quale è nato che verrà presentato insieme al brano in anteprima. E’ un pianoforte speciale proveniente dalla prestigiosa collezione Fabbrini & Bussotti, una delle più importanti collezioni di Steinway & Sons al mondo. Ai vari pianoforte erano stati dati nomi di artisti maschi. Ne ho provato uno che ancora non aveva un nome e subito ho sentito un’energia e una sensibilità molto femminili. Ogni piano ha una personalità tutta sua. Così quando l’ho provato ho deciso di dare un nome femminile, proprio Artemisia, a quello che di fatto è il primo pianoforte “donna“".