BARBARA BERTI
Cronaca

Artigianato e Palazzo: "Trent’anni dedicati al patrimonio creativo e al fatto a mano"

Dal 13 al 15 settembre al Giardino di Palazzo Corsini torna la kermesse. Neri Torrigiani: "Tuteliamo la sua unicità per un futuro di crescita".

Artigianato e Palazzo: "Trent’anni dedicati al patrimonio creativo e al fatto a mano"

Dal 13 al 15 settembre al Giardino di Palazzo Corsini torna la kermesse. Neri Torrigiani: "Tuteliamo la sua unicità per un futuro di crescita".

"L’artigianato italiano è sinonimo di maestria, passione e dedizione alla produzione di manufatti di alta qualità. Intorno al settore dell’artigianato ricercato c’è grande fermento e interesse anche da parte delle nuove generazioni". È il punto di vista di Neri Torrigiani, ideatore della mostra ‘Artigianato e Palazzo’, proposta accolta subito, con entusiasmo e spirito mecenatistico da Giorgiana Corsini, promossa dall’Associazione Giardino Corsini, oggi presieduta da Sabina Corsini. Dal 13 al 15 settembre al Giardino di Palazzo Corsini si svolgerà il trentennale della manifestazione con un programma tra passato, presente, futuro e 100 nuovi testimoni della più alta tradizione artigiana italiana ed europea, suggerendo ai visitatori le tendenze di mercato e agli espositori l’occasione concreta di nuove opportunità di business.

Un’edizione speciale?

"Sì, tanto che abbiamo avuto un numero record di richieste di partecipazioni e la selezione per i cento spazi non è stata facile. I nostri maestri della più alta tradizione artigiana daranno vita a un trentennale davvero importante".

La prima edizione come nacque?

"Da un’intuizione che ci ha permesso, prima di altri, rivalutare e far meglio conoscere ai giorni nostri l’artigiano e il suo lavoro, come alta espressione di qualità e di tecnica legata alla committenza. Se fino a quel momento gli artigiani erano ‘chiusi’ nelle loro botteghe noi abbiamo pensato di farli uscire e metterli in contatto con il pubblico. Trent’anni fa, una sfida ambiziosa".

Sfida vinta?

"Diciamo che col tempo è andata rafforzandosi l’idea che condividere con le maestranze il genius loci del Giardino Corsini - dove dimostrare, mostrare, fare rete, e parlare di futuro – sarebbe stato un sostegno concreto e vitale per tutti loro e un’importante cassa di risonanza per il patrimonio creativo italiano. Per noi sono stati trent’anni di caparbietà all’ennesima potenza: non è stato facile superare i pregiudizi iniziali – in una città come Firenze – sul progetto percepito per assurdo ‘contro’ il sistema e non ‘pro’ artigiani".

Oggi, però, il modo di raccontare il ‘fare artigiano’ è cambiato?

"Sì ma non l’obiettivo per cui è nata la Mostra. Oggi come allora puntiamo a preservare e promuovere l’alto artigianato, il valore del fatto a mano e la sua unicità per favorire un futuro di crescita anche per le nuove generazioni. Con l’obiettivo di poter avvicinare un pubblico sempre più ampio al settore e di offrire agli espositori opportunità per rinsaldare l’attività, ricercare nuove forme e sbocchi in una ponderata elaborazione dei temi della tradizione antica".

Che cosa rende ‘Artigianato e Palazzo’ una manifestazione così unica nel suo genere?

"Mi piace ricordare le raccolte fondi che ogni anno lanciamo a sostegno del patrimonio artistico del nostro territorio. Anche quest’anno la raccolta è per il restauro della seicentesca Loggia del Buontalenti".

Il focus dell’edizione è sul restauro: perché?

"È il settore che meglio rappresenta l’identità della mostra per quel continuo dialogo tra storia e innovazione. Siamo, dunque, molto felici di aprire le Scuderie di Palazzo Corsini ai professionisti del progetto ‘Firenze Città del Restauro’, curato dalla Camera di Commercio di Firenze".

Novità dell’edizione?

"Quest’anno l’ingresso è gratuito agli under 30, grazie al sostegno di Unicoop Firenze. Anche questo è un modo per promuovere l’artigianato, avvicinando le nuove generazioni a un mondo che spesso conoscono poco".