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Asili nido e assenze per Covid: i Comuni ‘tagliano’ le rette

A San Casciano meno 20%. A Greve non si pagano . i giorni di chiusura forzata

Misure economiche a sostegno delle famiglie. I Comuni di Greve e San Casciano hanno deciso di non applicare o ridurre il pagamento delle rette dei nidi e dei servizi scolastici per i bambini che si sono assentati a causa dei provvedimenti di isolamento o quarantena per casi di positività al Covid. La giunta Sottani ha scelto di decurtare i giorni di assenza per isolamento o quarantena. "I giorni di assenza, necessari e connessi a una situazione straordinaria di pandemia mondiale – dichiara l’assessore Maria Grazia Esposito – non possono certo equipararsi a un periodo di ordinaria malattia. Pur consapevoli del fatto che questo provvedimento potrebbe incidere sulla percentuale delle somme in entrata del bilancio comunale, crediamo che sia una misura giusta e di forte vicinanza ai nostri cittadini".

Per la giunta Ciappi la decisione è quella di tagliare del 20% le rette dei nidi comunali per i bambini iscritti alle strutture comunali legati a casi di isolamento o quarantena e di estendere la misura a tutti i bambini il cui periodo di assenza, per malattie non legate solo all’emergenza sanitaria, è pari o superiore ai 14 giorni. Per l’assessore Elisabetta Masti, "le nostre misure sono due. Una relativa alle assenze e una per la sospensione delle attività educative per le misure di quarantena della Asl applicate a tutto il gruppo sezione con riduzione della retta in misura proporzionale al periodo di chiusura".

Andrea Settefonti