Scontro politico sulla manutenzione delle scuole e in particolare sui nidi comunali. L’elenco dei lavori estivi sugli edifici scolastici stilato dall’amministrazione comunale dal valore di circa 160 mila euro, secondo il capogruppo FdI Enrico Venturi, "è solo campagna elettorale". Bene che siano stati eseguiti alcuni interventi negli istituti scolastici, "ma ancora una volta – denuncia - non viene affrontato il fatto che 6 dei nostri plessi scolastici non hanno la corretta idoneità antisismica. Proprio per questo motivo, è stata chiusa per un anno e mezzo la media Da Vinci con studenti nei container". Sul fronte asili nido poi, Venturi sostiene che "ben 170 famiglie sono in lista di attesa, mentre l’assessore Guarnieri si dice convinta che il problema sarà risolto col nuovo polo dell’infanzia a la Massa. Peccato che porterà un aumento di soli 30 posti, evidentemente insufficienti per le richieste del territorio. Non tiene poi conto dei disagi legati ai lavori di realizzazione del nuovo plesso". Con un finanziamento da 600 mila euro da Pnrr più 200 mila comunale, l’attuale scuola elementare della Massa verrà riconvertita in nido comunale. Questo comporterà dal prossimo anno scolastico (a partire da settembre 2025) lo spostamento delle classi della primaria nella scuola Petrarca di Incisa, dove continueranno a convivere sezioni separate.
"Il Comune non tiene conto dell’acceso dibattito e dei disagi legati a questo accorpamento – dice il consigliere FdI -. Preferisce sbandierare l’ordinaria manutenzione senza affrontare le fondamentali questioni aperte presenti nel nostro Comune". Replica l’assessore ai lavori pubblici Dario Picchioni. "La stessa coalizione di Venturi ci ha attaccati nello scorso mandato chiedendo la messa in sicurezza e il miglioramento qualitativo degli spazi scolastici, per poi votare contro ogni variazione di bilancio per stanziare risorse per questa finalità. Nonostante questo, abbiamo finanziato interventi fondamentali per i nostri ragazzi". Sulla scuola della Massa, ricorda Picchioni, "oltre alla conversione in nido, ci sarà un adeguamento sismico".
Diversi i dati sulle liste di attesa dei nidi: "Sono 70, non 170, come sostiene Venturi. Il nuovo polo non è ancora sufficiente per tutti, ma comunque darà una prima risposta importante alle famiglie in attesa di un posto".