CATERINA CECCUTI
Cronaca

Il futuro dei trasporti in Toscana: parla l’Assessore Stefano Baccelli

Ospite all’incontro organizzato dal Rotary Club Firenze Sud, l’Assessore regionale alle Infrastrutture ha illustrato la politica per i trasporti nella nostra regione: “La Toscana è in media con i livelli europei ma non con quelli degli Stati nordici più sviluppati, che rappresentano per noi un obiettivo da raggiungere"

Luca Petroni e l'Assessore Stefano Baccelli

Luca Petroni e l'Assessore Stefano Baccelli

Firenze, 26 giugno 2024 - È stata una serata dedicata al futuro dei trasporti e dell’urbanistica nella nostra regione quella organizzata dal Rotary Club Firenze Sud a Villa Viviani. Ospite d’onore è stato l’Assessore regionale Stefano Baccelli, con delega alle Infrastrutture, Trasporti, Urbanistica e Pianificazione. Ad aprire l’incontro il benvenuto del presidente rotariano Luca Petroni, che ha introdotto il suo ospite invitandolo ad illustrare ai presenti la politica regionale per i trasporti: “Se si parla di infrastrutture – ha esordito l’Assessore - la Toscana è in media con i livelli europei ma non con quelli degli Stati nordici più sviluppati, che rappresentano per noi un obiettivo da raggiungere. Caratterizzata da alcune peculiarità in termini di sviluppo e di antropizzazione - come l’area metropolitana fiorentina o la connessione tra Firenze-Prato e la parte costiera di Livorno-Pisa-Lucca – la nostra regione presenta due aree che abbiamo definito “Integrate Urbane”, perché pur avendo caratteristiche diverse presentano comunque la necessità di servizi pubblici rilevanti, come le università, gli ospedali di chiara eccellenza, l’economia del mare, e i maggiori distretti industriali (come nautica e cartario). Per questo - continua Baccelli – siamo fermamente convinti che ogni politica regionale sia tesa a sviluppare, sostenere e promuovere nuovi strumenti integrati di programmazione sovracomunale. Esiste inoltre la “Toscana diffusa”, ossia quella delle aree interne: i borghi e le coste più difficili da servire sia in termini infrastrutturali e di Trasporto Pubblico o Locale. In Toscana la propensione all’utilizzo del veicolo privato è ancora molto importante, nonostante gli investimenti fatti sul TPL ci collochino tra le prime Regioni in Italia. Parlando del cabotaggio marittimo da, per e tra le isole del nostro Arcipelago, siamo in fase di riedizione della nuova gara per la continuità territoriale, che mira a garantire a cittadini, lavoratori, studenti e turisti delle isole la parità di accesso a diritti costituzionali allo studio, alla sanità e al lavoro. Tuttavia, certamente, l’impegno economico più grande è quello destinato alle 14 linee ferroviarie regionali, quindi al contratto di servizio con Trenitalia, il soggetto gestore, e ai 104 milioni di chilometri che eserciamo sul TPL Ferro. Complessivamente – puntualizza l’Assessore -, la Regione Toscana spende 660 milioni di euro l’anno per il trasporto pubblico locale ed ha acquistato paritariamente nuovo materiale rotabile gommato e ferroviario; da poco abbiamo ricevuto il 50° nuovo treno sugli 85 previsti nel contratto con Trenitalia, più comodi, affidabili ed eco-compatibili. Inoltre, le due tratte garfagnina e faentina sono state salvate dal rischio di essere dismesse.” Nel suo intervento Baccelli ha sottolineato che ben 350 nuovi modelli di bus sono stati acquistati in due anni, e altri 700 bus saranno rinnovati nel prossimo biennio “Complessivamente parliamo di 2100 su 2700 bus rinnovati, il che significa che i disservizi dovuti a guasti risulteranno ridotti grazie all’abbassamento dell’età media del parco mezzi e, ovviamente, rileveremo un minore impatto ambientale. Anche gli investimenti infrastrutturali sono rilevanti e fornisco un quadro macroeconomico della dimensione della Regione Toscana, che ha scelto di richiedere tutti gli strumenti finanziari disponibili per gli investimenti infrastrutturali, non fermandosi solo alle risorse proprie, ma facendo ricorso a tutti i fondi europei disponibili, dal PNRR al fondo di sviluppo e coesione a quello complementare, fino ai fondi strutturali funzionali alla nuova programmazione europea. Il nostro piano regionale di sviluppo prevede qualcosa come oltre 4,4 miliardi di euro per le infrastrutture della Toscana: quasi la metà del complesso degli investimenti regionali di sviluppo, a cui si aggiungono ovviamente gli investimenti di soggetti: concessionari autostradali, RFI, ANAS. “ Da evidenziare anche un altro progetto cui ha fatto riferimento l’Assessore nel corso del suo intervento, si tratta di un combinato disposto di sviluppo portuale e ferroviario: è il collegamento del porto di Livorno con il Nord Europa, ossia la possibilità di trasportare “senza rottura di carico” dei semirimorchi e mega containers direttamente dal porto di Livorno fino a Helsinki e a Dorthmund, ovvero il corridoio scandinavo verso il Mediterraneo previsto dall’Unione Europea. “Come lo realizziamo? Intanto con la Darsena Europa, finanziata dalla Regione Toscana con 200 milioni di euro su 450 milioni complessivi, poi anche con la realizzazione dello scavalco ferroviario porto-interporto, finanziato con 20 milioni di euro su 27 dalla Regione Toscana, per il collegamento con la Collesalvetti-Vada, ossia il bypass per Pisa finanziato dal governo Draghi e poi definanziato dall’attuale governo per 290 milioni di euro.”