NICCOLO' GRAMIGNI
Cronaca

Associazione fiorentina amici di Israele: “Bandiera a Palazzo Vecchio non visibile”

La nota dell'associazione a proposito della bandiera esposta sul palazzo comunale

La bandiera esposta a Palazzo Vecchio

La bandiera esposta a Palazzo Vecchio

Firenze, 10 ottobre 2023 - "L'Associazione fiorentina amici di Israele prende atto con rammarico della decisione dell'amministrazione comunale fiorentina di esporre la bandiera di Israele non sulla facciata principale di Palazzo Vecchio, ma su una via meno visibile. Mentre altre città a testimonianza simbolica di una vicinanza tangibile con lo Stato Ebraico ne mostrano le insegne sui principali palazzi istituzionali in facciata principale così da garantirne visibilità e riconoscibilità, Firenze compie una doppia scelta a nostro giudizio incomprensibile e completamente errata". Così Kishore Bombaci, presidente dell'Associazione. "Da un lato, appunto l'esposizione 'ex latere' della bandiera che non rende agevole la visibilità - sottolinea in una nota -, dall'altro, la contemporanea presenza della bandiera della pace. Intendiamoci, tutti sono a favore della pace, ma in questo momento così tragico, non possiamo mischiare le due cose. Israele ha subito un vero e proprio atto di guerra che ha colpito civili inermi, vittime di uccisioni indiscriminate e barbari rapimenti, ed esporre la bandiera della pace suona quasi come un inaccettabile invito alla vittima a moderare la necessaria e doverosa risposta". Per l'associazione "questo non è accettabile ed è segno evidente di una certa sudditanza dell'amministrazione a una sinistra che anche in sede istituzionale si è addirittura espressa contro l'esposizione della bandiera di Israele. Penso alle posizioni espresse dal Gruppo Sinistra Progetto Comune". Secondo Bombaci "è bene ribadire che Israele la guerra la sta subendo e ha tutto il diritto di difendersi per garantire la propria sopravvivenza, e non comprendere questo è inaccettabile, ed è frutto di un accanimento ideologico di cui certe posizioni sono evidentemente tributarie". "Dobbiamo prendere atto con dispiacere - osserva ancora - che l'amministrazione, con le scelte fatte, si mostra prona, anche simbolicamente, a tali visioni". L'Associazione "chiede al sindaco e all'Amministrazione di rivedere le proprie decisioni e di offrire massima visibilità alla dichiarata vicinanza al popolo di Israele".