Pediatri, il congresso a Firenze: “Avere cura del cuore, l’aterosclerosi inizia da piccoli”

Pressione alta, livelli alti di colesterolo cattivo, obesità sono questi i fattori di rischio cardiovascolari che, a differenza di quanto generalmente si crede, riguardano anche i bambini

Firenze, 6 novembre 2024 – Avere cura del nostro cuore fin dalla nascita. Una premura necessaria contro i rischi per la salute che da adulti potremmo trovarci ad affrontare. Parola degli specialisti della Società italiana di pediatri che si riunirà a Firenze per 79° congresso in programma dal 20 al 23 novembre. Pressione alta, livelli alti di colesterolo cattivo, obesità sono questi i fattori di rischio cardiovascolari che, a differenza di quanto generalmente si crede, riguardano anche i bambini. E non senza conseguenze sulla salute del cuore appunto. Per quanto possa sembrare strano, infatti, "l'aterosclerosi è una 'malattia pediatrica', nel senso che seppure dà segno di sé negli adulti - a parte casi particolari - incomincia comunque nei piccoli".

La prevenzione quindi "deve cominciare il più precocemente possibile, sin dall'infanzia", spiega all'Adnkronos Salute Marco Giussani, segretario del Gruppo di studio Ipertensione e rischio cardiovascolare della Società italiana di pediatri.

"L'aterosclerosi, cioè la malattia delle arterie che porta alla formazione della placca aterosclerotica all'origine di infarto o ictus - continua il pediatra - è un fenomeno che si avvia praticamente quando nasciamo. Le arterie incominciano a 'invecchiare' già nei piccoli. E nella prima decade di vita, anche in base alle condizioni ambientali, agli stili di vita, all'alimentazione, i bambini possono avere delle lesioni che, con il tempo, vanno avanti e portano alla formazione della placca. Poi ci sono dei fattori di rischio che innalzano la velocità con cui queste alterazioni poi diventano cliniche. Quindi, in buona sostanza, per prevenire le malattie cardiovascolari che sono la prima causa di morte nel nostro Paese e nel mondo, prima si comincia a fare prevenzione meglio è".

Giussani ricorda che "ci sono bambini che hanno fattori di rischio come la pressione alta, livelli di colesterolo elevati, obesità, familiarità con malattie cardiovascolari. Sono bambini che diventeranno adulti con un'aterosclerosi peggiore degli altri, quindi verosimilmente con eventi cardiovascolari più precoci. I pediatri di solito non tengono conto di queste cose, si preoccupano della prevenzione delle malattie prettamente pediatriche".