Attacco alla Galleria Hacker devastano Fb con scene di violenza

Poliziotti che sventano rapine, assalti a un blindato per liberare carcerati, inseguimenti in auto, scene di bullismo fra teenager e persino incursioni nel vecchio Far West fra lancio di coltelli e cavalli imbizzarriti.

La pagina Facebook della Galleria dell’Accademia da alcuni giorni sembra impazzita, ingolfata com’ è da trailer di film americani, più o meno buoni, alcuni persino col marchio Netflix, che hanno lasciato di sasso anche il flemmatico David di Michelangelo.

Un delirio di nonsense che ha spazzato via tutti i post del museo e che per il momento non c’è modo di cancellare.

E’ l’assurda impresa messa a segno da un hacker che ha preso di mira l’Accademia di via Ricasoli, in un giorno davvero particolare per i beni culturali della città. Così, mentre in piazza Signoria si imbrattava di vernice rossa l’esterno di Palazzo Vecchio, a qualche strada di distanza si lottava invano con la rimozione di una dozzina di video, con spezzoni di film dalle immagini violente.

Neppure la polizia postale, a cui è stata inoltrata la denuncia, sembra capire come fare a sbloccare il profilo. E neanche Facebook ha saputo aiutare il museo fiorentino, né rintracciare la provenienza dell’hackeraggio.

L’unica soluzione sembrerebbe chiudere il profilo e ripartire. Ma sarebbe sufficiente?

Il disturbatore-smanettone ha almeno risparmiato la pagina Instagram, dove prosegue la pubblicazione delle immagini e delle attività del museo.

"Abbiamo inoltrato la denuncia alla polizia postale – si spiega dall’Accademia – e stiamo aspettando che in qualche modo si riesca a risolvere il problema con la rimozione dei video che da soli non siamo riusciti a eliminare". Le sparatorie continuano.

Olga Mugnaini