
Pochi, secondo Federconsumatori, i fiorentini che si metteranno in viaggio durante le festività pasquali
A causa dell’aumento dei prezzi e delle difficoltà economiche, quest’anno la maggioranza dei fiorentini rinuncerà alle vacanze pasquali. Secondo un’indagine condotta da Federconsumatori Toscana su un campione di 227 persone, il 65% dei cittadini di Firenze rimarrà infatti in città, mentre un ulteriore 9% è ancora indeciso sul da farsi anche se ormai le festività sono alle porte.
Tra chi ha scelto di non partire, il 62% lo ha fatto per mancanza di disponibilità economica, il 19% ha preferito posticipare il viaggio a un altro periodo dell’anno, il 7% non ha ferie mentre restante 12% ha motivazioni personali o familiari.
I dati confermano che il crescente costo della vita sta incidendo sulle scelte delle famiglie, costrette a rivedere le proprie abitudini di viaggio.
Per l’Osservatorio Nazionale Federconsumatori la stragrande maggioranza di questi viaggiatori resterà entro i confini nazionali, optando per soluzioni di soggiorno a basso costo: il 31% dormirà a casa di parenti o amici, il 15% nelle proprie seconde case e solo il 18% alloggerà in hotel, mentre il resto sceglierà bed & breakfast o case vacanza. Inoltre, la spesa prevista per chi partirà si aggira intorno ai 200 euro a persona, con una riduzione del 7% rispetto all’anno scorso.
Tra i principali fattori che incidono sulla rinuncia alle vacanze, oltre all’inflazione e all’aumento delle spese quotidiane, c’è il caro trasporti.
L’analisi di Federconsumatori ha rilevato rincari significativi per i viaggi in treno, aereo e pullman nel weekend di Pasqua rispetto a una settimana ordinaria di marzo. In particolare, i biglietti ferroviari hanno subito un incremento medio del 51%, con picchi del 98% sulla tratta Milano-Firenze. Anche i voli nazionali sono diventati più onerosi, con un aumento medio del 60%, per quelli internazionali l’aumento è del 41%.
L’aumento spropositato delle tariffe di viaggio penalizza soprattutto i lavoratori e gli studenti fuori sede, che vorrebbero tornare a casa per le festività ma si trovano a dover affrontare costi proibitivi.
Per ovviare a questa situazione, molti hanno prenotato con largo anticipo per ottenere tariffe più convenienti, mentre altri stanno cercando soluzioni alternative, come il car sharing. "È arrivato il momento di porre un faro su questi rincari, che spesso non solo sono del tutto ingiustificati, ma si accompagnano spesso a ritardi e disservizi" sottolinea Laura Grandi, presidente di Federconsumatori Toscana. "Per questo chiediamo un intervento urgente delle autorità competenti per garantire un accesso equo alla mobilità e arginare la speculazione sui prezzi dei trasporti in occasione delle festività. In tal senso, come già fatto per il periodo natalizio, segnaleremo questi aumenti all’Autorità Garante della concorrenza e del mercato e all’Autorità dei Trasporti per verificarne la correttezza e individuare le possibili misure di tutela per i consumatori".
Mentre la Toscana si conferma una delle mete più ambite per i turisti che approfitteranno dei ponti pasquali, la realtà per i fiorentini è ben diversa. Il caro vita e l’aumento dei prezzi dei trasporti hanno reso le vacanze un lusso per pochi, costringendo molti a rimanere a casa e a rimandare la partenza a tempi migliori.