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Un mezzo di Autolinee Toscane
Firenze, 23 luglio 2022 - Aggrediti, anche con le forbici, offesi e minacciati. Non è più vita per gli autisti dei bus di Autolinee Toscane. Ecco che Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal (segreterie fiorentine, Rsa e Rls) hanno inviato una lettera al sindaco di Firenze Dario Nardella, al prefetto Valerio Valenti, all’assessore regionale alla mobilità Stefano Baccelli e all’azienda: “Ormai da tempo la disastrosa irregolarità del servizio crea malumore tra l’utenza e fa sì che gli autisti, che di fatto sono il ‘front office’ dell’azienda, siano oggetto di pesanti aggressioni verbali che ultimamente sono sfociate anche in tentate violenze fisiche”, la denuncia dei sindacati. Solo “negli ultimi due giorni”, prosegue la denuncia, “si sono verificati ben tre allarmanti episodi, uno dei quali da parte di un uomo armato anche di forbici”
“Non è più ammissibile che un lavoratore, nello svolgere con responsabilità la sua mansione, paghi per un servizio pubblico assolutamente indecente - la pesante accusa -: le condizioni di lavoro sono diventate oramai inaccettabili, soprattutto nel fine settimana, quando il servizio è già estremamente ridotto”. Nel mirino l’azienda che, a detta delle sigle sindacali, “programma un servizio che, già sulla carta, appare infattibile per mancanza di personale”.
Ecco che “il grosso numero di corse mancate crea di fatto situazioni di pericolo che non possono assolutamente più essere accettate”. “L’utenza è esasperata dai disservizi e spesso scarica il suo nervosismo sul primo autista che si trova davanti….”. Di qui la richiesta: “Vogliamo che l’azienda adotti rapidamente misure che regolarizzino il servizio. Solo così si può avere una maggior sicurezza per i conducenti”.