REDAZIONE FIRENZE

Autista del bus minacciato con il coltello da un passeggero. Il video

Firenze, momenti di tensione in via degli Orti Oricellari. Intervenuta la polizia municipale, il conducente ha denunciato l’episodio ai carabinieri. Autolinee Toscane fa sapere che verrà fatta querela per interruzione di pubblico servizio

Firenze, 15 gennaio 2025 - Momenti di tensione in centro a Firenze. L’autista di un bus della linea 20 di Autolinee Toscane è stato minacciato con un coltello da un passeggero.

È successo nella mattina di oggi, mercoledì 15 gennaio, in via degli Orti Oricellari vicino a Santa Maria Novella. Secondo quanto ricostruito, ci sarebbe stata una discussione iniziale sfociata poi nelle minacce con il coltello da parte dell’autista.

Il passeggero che minaccia il conducente dell'autobus con un coltello
Il passeggero che minaccia il conducente dell'autobus con un coltello

L'autista del bus ha ripreso tutta la scena in un video girato con il proprio smartphone. Nelle immagini si vede il passeggero che punta il coltello verso l'autista, intimandolo di chiedergli scusa e ripetendo più volte "Tu mi hai minacciato".

Dopo alcuni tentativi da parte degli altri passeggeri di riportare la situazione alla calma e invitare l'uomo a mettere via il coltello, il conducente dell'autobus è uscito dal mezzo calandosi dal finestrino vedendo sopraggiungere una pattuglia della polizia municipale. Gli agenti hanno quindi fermato il passeggero. 

L’autista ha presentato denuncia ai carabinieri. E Autolinee Toscane fa sapere che verrà fatta querela per interruzione di pubblico servizio.

Dura la condanna da parte di Riccardo Tozzi, coordinatore Tpl Area Metropolitana Filt-Cgil Firenze: “Ancora un episodio di violenza su un autista di autobus, la misura è ampiamente colma, fare questo mestiere è diventato pericolosissimo, chiediamo ancora con forza ad azienda e istituzioni che mettano la sicurezza sul lavoro al primo posto, non si può stare ad aspettare la prossima aggressione”. Interviene anche Massimo Milli della Faisa Cisal Toscana: “Non possiamo girarci ancora dall’altra parte, servono cabine chiuse ed ermetiche e una maggior presenza delle forze dell’ordine, va bene anche la vigilanza privata. Non è più possibile andare a lavorare in queste condizioni come accade ai colleghi della sanità. Totale solidarietà e vicinanza al collega, con l’augurio che né lui né i passeggeri debbano più subire o assistere a episodi di violenza”.