
Lo scontro tra un Fiat Doblò e uno scooter è avvenuto ieri mattina dopo le 11 sulla variante Sr 222 Chiantigiana a Strada in Chianti
Drammatico scontro tra un Fiat Doblò e uno scooter poco dopo le 11 di ieri sulla variante Sr 222 Chiantigiana a Strada in Chianti, frazione del comune di Greve, all’incrocio con via Togliatti. Ad avere la peggio è stato un 22enne, residente a Impruneta, che era in sella allo scooter. Dal forte impatto è andato a cadere sul ciglio della strada, riportando brutte fratture agli arti inferiori.
L’uomo alla guida del Doblo è sceso precipitandosi verso lo scooterista e una volta vicino, ha riconosciuto il ferito come un amico di famiglia. "Ero stato a mangiare con lui e i suoi genitori pochi giorni fa. Era cosciente quando mi sono avvicinato a lui". Nel frattempo è stato richiesto l’intervento dei soccorsi al 112. Sul posto è intervenuta l’ambulanza dell’Agv con personale sanitario che si è subito prodigato a dare le prime cure al 22enne. In ausilio dell’ambulanza è stato richiesto anche l’intervento dell’elisoccorso Pegaso, atterrato poco vicino al luogo dell’incidente. L’elicottero ha preso in consegna il ferito portandolo all’ospedale di Careggi a Firenze.
Sul posto anche gli agenti della polizia locale del pronto intervento dell’Unione comunale del Chianti Fiorentino e una pattuglia della polizia locale di Greve in Chianti. All’altezza della rotonda davanti all’asilo, è stata chiusa la variante, lo stesso per chi veniva da Chiocco, questo per consentire i rilievi da parte della polizia locale. Presente anche la nuova comandante del corpo dei vigili dell’Unione, Manola D’Amato. "Mi stavo recando in centro a Strada in Chianti", ha raccontato ancora l’uomo alla guida del Doblò. "Quando ho girato per via Togliatti, ho sentito una gran botta, solo dopo mi sono reso conto di essermi scontrato con lo scooter". Non si dà pace l’uomo di quanto successo, alcuni residenti gli portano una bottiglia d’acqua, mentre c’è stato chi l’ha invitato a sedersi all’ombra dandogli un po’ di conforto. "Spero davvero che questo incubo finisca prima possibile", dice ancora prima di chiudersi nel silenzio.
Antonio Taddei