Due macchine – una Range Rover ed una Fiat del valore complessivo di circa 50 mila euro – trovate coi numeri di telaio contraffatti dalla squadra di polizia giudiziaria della Polstrada.
Denunciato per ricettazione un campano che ha seguito le ‘pratiche’ dei due veicoli. Si appoggia sembra a un autosalone della provincia e sarebbe già conosciuto nel settore per via di alcuni precedenti specifici.
L’ipotesi degli investigatori, avvalorata dai primi accertamenti, è che le vetture sequestrate siano state reimmatricolate dopo la contraffazione. Innanzitutto è sospetta la provenienza dei mezzi: secondo la Polstrada, si tratta di vetture rubate in Italia, poi reimmatricolate simulandone la provenienza dell’estero (nel caso specifico la Spagna) dopo l’avvenuta modifica dei numeri di telaio. Che poi costituiscono la vera ‘targa’ di ciascuno veicolo.
Il controllo giovedì, partito dagli uffici preposti alla procedura di nazionalizzazione delle auto: il disbrigo delle formalità necessarie per importare un veicolo nel territorio italiano ed ottenere la targa italiana per la circolazione. L’immatricolazione di un mezzo che arriva dall’estero è necessaria per far circolare lo stesso nel nostro Paese, con targa e il libretto di circolazione italiani. Particolarmente rodate le pratiche di nazionalizzazioni di macchine e moto che provengono da Germania, Spagna, Francia, Belgio, Lussemburgo, Olanda, Romania, Bulgaria, Svizzera, Inghilterra, Repubblica ceca, Polonia, Portogallo, Albania, Croazia, Usa, San Marino. Queste le informazioni ‘basiche’, ma la materia è più articolata. Pratica completata previa presentazione di una documentazione verosimilmente alterata. Gli agenti hanno accertato che ai due veicoli sono stati ribattuti completamente i numeri di telaio in modo tale da camuffarne la provenienza illecita. Immatricolati apparentemente all’estero, sono poi stati ritargati in Italia.
Gli specialisti della Stradale, con strumenti appositi, hanno accertata la contraffazione dei numeri dei telai e scoperto che le vetture non arrivavano dalla Spagna come sembrava. Doveva trattarsi di auto rubate. Ed è scattata la denuncia per ricettazione della rivendita auto. Risalgono a due anni fa o poco più le misure nel ‘decreto Sicurezza’ per rendere più stringente il contrasto alle esterovestizioni. Visto l’elevato numero di richieste presentate alle Motorizzazioni, per intanto si è cercato di velocizzate le procedure interne.
A settembre la Polstrada di Piacenza ha smantellato un giro di auto rubate e documenti falsi: 13 gli indagati. Clonavano numeri di telaio, falsificavano documenti e le rivendevano. Il giro di veicoli rubati e illecitamente riciclati era orchestrato da un banda di campani. Sequestrate circa venti autoi. E tutto era cominciato con la scoperta dei numerio di telaio ‘ritoccati’. Anche qui il veicolo aveva documenti spagnoli, con dati falsi, reimmatricolato grazie ad una persona compiacente che era riuscita a trarre in inganno un funzionario della motorizzazione.
g.sp.