NICOLA DI RENZONE
Cronaca

Auto rubate per sfondare la porta. Furto da film in un’azienda di lusso

Secondo le ricostruzioni i ladri hanno preso possesso dei mezzi e li hanno usati come ariete. Una volta all’interno della fabbrica hanno rubato più borse di marca possibile per poi darsi alla fuga.

Auto rubate per sfondare la porta. Furto da film in un’azienda di lusso

Sul colpo in pelletteria stanno indagando a tutto campo i carabinieri

Colpo da film ieri notte a Dicomano. Dopo essersi impossessati di due auto dal piazzale di una nota fabbrica di mobili, i ladri le hanno usate per svaligiare un’azienda di pelletteria poco distante, riuscendo ad accaparrarsi borse e semilavorati di una nota griffe di moda.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, in particolare, i malviventi dopo aver prelevato le auto dal piazzale della prima ditta, che pare non fosse chiuso da cancelli, si sono portati sul retro della pelletteria e qui, non visti, hanno usato una delle vetture come ariete per sfondare il portone del capannone.

Una volta all’interno hanno agito velocemente, probabilmente sapendo anche cosa e dove cercare, e si sono accaparrati più borse possibile, per poi darsi alla fuga usando l’altra auto.

Sono stati i proprietari della prima ditta, quella che ha subito il furto di auto, ad avvisare i Carabinieri insospettiti dai forti rumori; ma da un primo intervento ci si è resi conto solo del furto delle vetture; mentre l’effrazione alla pelletteria è stata scoperta soltanto la mattina seguente.

I due capannoni, infatti, si trovano nella stessa zona, ma non sono proprio adiacenti, ed i ladri per entrare nella pelletteria hanno forzato una porta che si trova sul retro.

Al momento dell’allarme, quindi, i titolari della prima ditta hanno pensato che i rumori fossero riconducibili solo al furto delle auto; una delle quali, intanto, era stata abbandonata pesantemente danneggiata sul retro della ditta svaligiata; e anche quella è stata scoperta soltanto dopo.

La pelletteria presa di mira dai ladri, tra l’altro, non stava attraversando un periodo facile, e la sua produzione è ferma da alcune settimane a causa di problemi ecconomici, per tentare di risolverli c’erano stati nelle scorse settimane incontri con i sindacati e anche, in Comune, con il sindaco Massimiliano Amato, per cercare di trovare delle soluzioni dato che erano già stati esauriti gli ammortizzatori sociali in favore dei lavratori.

E ora invece dovrà affrontare anche questa ulteriore difficoltà. Starà ai carabinieri, che stanno conducendo le indagini, capire se in qualche modo il fermo della produzione e la presenza in magazzino di borse semilavorate abbiano in qualche modo agevolato la scelta dell’obiettivo e l’azione dei ladri.

Le indagini, intanto, sono in corso a tutto campo e sono portate avanti da parte dei carabinieri di Borgo San Lorenzo e Dicomano.