ILARIA ULIVELLI
Cronaca

Nardella: "Autobus, un servizio indecente. E la città è soffocata dal traffico"

Il sindaco accusa Autolinee Toscane. La replica: "Ereditata Ataf al lumicino, fatte 173 assunzioni e continueremo"

Un autobus

Firenze, 31 maggio 2022 - "Indecente". Non contiene l’arrabbiatura con frasi di circostanza il sindaco Dario Nardella parlando della gestione del servizio di trasporto pubblico, da quando – dopo un lungo contenzioso – il colosso internazionale Ratp ha vinto la maxi gara d’appalto e Autolinee Toscane fa camminare i bus a Firenze.

Camminare e non correre come ci si sarebbe aspettati. Perché purtroppo corse che saltano e ritardi sono all’ordine del giorno. Come le lamentele dei cittadini che ancora se la prendono con Palazzo Vecchio, senza sapere che l’azienda municipalizzata Ataf ormai da tempo non c’è più. Anche andando a memoria, non che pure ai tempi il servizio brillasse particolarmente per efficienza.

E in ogni caso spetta proprio al Comune vigilare. "Sono molto insoddisfatto di questi primi sette mesi di Autolinee Toscane – dice Nardella – È indecente il livello di inefficienza di questa azienda a sette mesi dalla vittoria della gara regionale".

Il problema esiste. Non ne fa mistero l’azienda Autolinee Toscane. Che però si difende squadernando il piano di assunzioni e lamentando la difficoltà a trovare autisti – un problema nazionale – e di aver raccolto in eredità un servizio al lumicino. "Dopo sette mesi di gestione e 553 colloqui, la società ne ha selezionati 173. Uno sforzo imponente, ma non ancora sufficiente a sopperire alle carenze ricevute in eredità. Così altre 42 assunzioni si aggiungeranno nelle prossime settimane", spiega in una nota il gestore unico del trasporto pubblico in Toscana che focalizza l’attenzione sia sulla situazione di partenza che sulle carenze di personale "trasversali" in molte categorie professionali e in molti paesi.

Da parte sua, la società offre collaborazione alle amministrazioni locali, un passaggio che in qualche modo rappresenta una risposta alle dure dichiarazioni del sindaco che si è focalizzato sui disservizi. Che vanno avanti sin dai primi momenti. Non fa mistero della sua posizione, Nardella è sempre stato critico sul maxi appalto regionale. "Purtroppo questa gara costruita dall’amministrazione regionale precedente ci mette in difficoltà perché come Comune non abbiamo più poteri diretti di controllo e di gestione del servizio – incalza Nardella – Tuttavia abbiamo un’interlocuzione, vediamo le cose che non funzionano e così non va".

Il traffico scoppia, va peggio addirittura del 2019: ogni giorno entrano ed escono dalla città 265mila veicoli privati. Con ciò che ne consegue in termini di traffico, inquinamento, multe che fioccano perché la città non ce la fa a sostenere numeri così. "Ma la gente non usa il mezzo pubblico perché non è affidabile", dice il sindaco.

AT entra nel merito dei numeri avuti in eredità: al subentro ha potuto contare su 4mila autisti anziché i 4.300 preventivati. A peggiorare la situazione la pandemia che ha rallentato i percorsi di assunzione. Ma il piano prevede l’ingresso di 200 nuovi conducenti entro il 2022, che diventeranno 300 entro la metà del 2023, con una media di 130 assunzioni per ogni anno della concessione.

Il sindaco si aspetta di più da un colosso internazionale. "Se il problema sono gli autisti, la soluzione può essere intervenire sui salari, anche con interventi del governo", va in pressing Nardella. Sollecitata sul tema, l’azienda fa presente che il recente rinnovo del contratto potrebbe rendere più attrattiva la professione, sottolineando che prima gli autisti guadagnavano meno mentre con Autolinee Toscana hanno ottenuto 450 euro l’anno l’indennità di presenza e altri sostegni, come i buoni pasto. Un neo assunto, al netto del rinnovo, percepisce circa 1.400 euro al mese. Il piano si complerta con l’istituzione di un’accademia per aspiranti conducenti fra i 21 e i 29 anni che a breve dovrebbe estesa anche agli over 29.