Firenze, 31 marzo 2022 - Quattro nuovi autovelox e gli automobilisti impazziscono sui social all’idea di poter rischiare altre multe. Allora serve fare chiarezza: intanto non si tratta di nuove postazioni che si aggiungono a quelle già esistenti: gli autovelox sulle strade fiorentine sono e restano 21. Si tratta piuttosto della sostituzione dei vecchi autovelox posizionati al lato della carreggiata con la fotocamera ad altezza auto (e sguardo del guidatore) con nuovi dispositivi di rilevamento della velocità che sono installati su un palo. Posizione più alta, che li rende forse un po’ meno facilmente individuabili, perché anche il consueto cartello con un vigile stilizzato è posizionato un più in alto rispetto allo sguardo del guidatore. Chi pensa sia giusto ignorare il limite di velocità e salvarsi con un’inchiodata furba qualche decina di metri prima dalla macchinetta sanzionatrice dovrà semplicemente imparare a riconoscere la nuova segnalazione.
Chi invece temeva che la nuova tecnologia fosse molto più penalizzante per gli automobilisti, almeno per quelli che non mettono la sicurezza stradale al primo posto, può stare tranquillo. E’ vero che i nuovi Velocar non utilizzano una tecnologia a ’laser puntuale’ come i vecchi autovelox che misuravano solo la velocità istantanea del veicolo, ma utilizzano un radar, ma il tratto di asfalto preso in esame per misurare la velocità media non supera – secondo le valutazioni della Polizia municipale – i trenta metri.
In particolare la scheda tecnica fornita da Palazzo Vecchio dice: "Le nuove postazioni di rilevamento delle infrazioni di velocità puntuale sono equipaggiate con dispositivi approvati dal Ministero delle Infrastrutture e delle Mobilità Sostenibili e si distinguono per le seguenti peculiari caratteristiche: integrano telecamere di ultima generazione e garantiscono efficacia ed efficienza in ogni condizione operativa; sono installati su palo a lato strada ad altezza adeguata a garantire la migliore ripresa dei veicoli in transito; rilevano fino a tre corsie (nello stesso senso di marcia) con un unico dispositivo; rilevano la velocità attraverso tecnologia radar che ha il vantaggio di essere non invasiva e quindi non richiede l’installazione di sensori sul manto stradale; i dispositivi leggono la targa dei veicoli in infrazione; oltre alle infrazioni di velocità i dispositivi producono statistiche di traffico anonime, utili al monitoraggio e allo studio del traffico".
Nessun dubbio da Palazzo nemmeno sull’omologazione ministeriale. Anche se, per evitare multe, il metodo garantito resta uno solo: rispettare i limiti di velocità e sicurezza.
Pa.Fi.