REDAZIONE FIRENZE

’Avevo due paure’, racconto visivo della Resistenza

La Resistenza partigiana fu un insieme di movimenti politici e militari, un’opera di guerriglia, una lotta clandestina in cui rischiarono,...

La Resistenza partigiana fu un insieme di movimenti politici e militari, un’opera di guerriglia, una lotta clandestina in cui rischiarono,...

La Resistenza partigiana fu un insieme di movimenti politici e militari, un’opera di guerriglia, una lotta clandestina in cui rischiarono,...

La Resistenza partigiana fu un insieme di movimenti politici e militari, un’opera di guerriglia, una lotta clandestina in cui rischiarono, e spesso persero, la vita donne e uomini provenienti da diverse fazioni ideologiche, da differenti ceti sociali, uniti dalla comune causa di liberare l’Italia dal nazifascismo. Cosa resta oggi di questo capitolo fondante dell’identità italiana, al di là di qualche pagina nei libri di scuola e dei ricordi dei pochi testimoni di quei giorni?

Alla vigilia dell’ottantesimo anniversario della Liberazione, con ’Avevo due paure’ i fotografi Paolo Cagnacci e Matteo Cesari – già autori di ’Unaezeroquattro’, indagine visiva sulla strage dei Georgofili – con il regista Theo Putzu tornano con il loro obiettivo a dare presenza al passato. "La storia non è solo quella scritta nei libri – spiegano –. La storia sta dentro le pietre, nella terra, negli occhi di chi resta. Della storia sono imbevute le radici degli alberi, della storia siamo fatti noi. E la storia ci parla, se tendiamo l’orecchio ad ascoltarla".

Il titolo ’Avevo due paure’ nasce da una poesia scritta dal partigiano Giuseppe Colzani, l’ultimo del quartiere milanese di Niguarda ad andarsene nel 2017, a novant’anni. La mostra – che è un viaggio nello spazio e nel tempo per dare corpo e immanenza al passato, per preservare quel che rimane – è allestita al Rifugio Digitale (via della Fornace 41), visibile fino al 26 gennaio (orari: dal mercoledì alla domenica 11-19).