Firenze, 12 giugno 2023 – “La madre sulla base di una valutazione di buonsenso ha supposto che la sparizione della figlia potesse essere collegata a litigi dentro l'ex albergo. È una pista che stiamo seguendo ma non ci ha dato un nome o gli elementi su una persona su cui indagare come invece è sembrato”. Lo ha detto in una conferenza stampa il generale dei carabinieri di Firenze Gabriele Vitagliano facendo il punto sulle ricerche della bimba scomparsa.
"Stiamo lavorando sugli occupanti dell'ex albergo, sono molte persone - ha aggiunto - ci sono degli elementi di interesse che però finora non sembrano ricollegabili alla sparizione della bambina”, quanto “al rapimento se ne può parlare in modo statistico, dal momento che la bambina non è dentro, né è stata trovata nella zona.
"Una ritorsione?”, gli è stato chiesto. “Tutto possibile - ha spiegato il generale Vitagliano - se è un rapimento può essere motivato da ritorsione, elemento che non necessariamente è riferibile al litigio di cui parlava la madre”. Una squadra sta setacciando tutte le telecamere del quartiere, “qualcosa ci può essere sfuggito, stiamo esaminando ogni fotogramma”, ha anche detto il Generale che ha confermato che “il padre della bimba è detenuto, non lo ritengo coinvolto, la sua famiglia non abita a Firenze e sta collaborando in modo fattivo alle ricerche”. Un'altra pista al vaglio è quella di una testimone oculare che avrebbe visto una bambina che somiglia a Kata: “Anche in questo caso stiamo facendo accertamenti - ha sottolineato il generale Vitagliano -, ma abbiamo anche già scartato decine di segnalazioni”.
Il generale Vitagliano ricostruisce poi la cronistoria dei fatti: Kata è stata vista l'ultima volta giocare nel cortile dell'ex hotel Astor alle 15.15 di sabato, la madre arriva poco dopo, comincia a cercarla nella struttura poi alle 20 quando dispera di non trovarla si presenta con altri alla stazione dei carabinieri di Santa Maria Novella per fare denuncia di scomparsa. La prefettura ha immediatamente attivato il piano per la ricerca di persone scomparse. Le ricerche partono mentre la verbalizzazione è in corso. Il Generale dell’Arma ha spiegato che i tempi di reazione della madre e degli altri familiari sono “normali” e ha sottolineato che oltre alla madre della bimba, anche il fratello e la cognata si dimostrano “collaborativi”.
“Non farò denuncia, non farò niente, ma lasciatela tornare a casa”. Questo il nuovo appello, attraverso le televisioni, fatto stamani dalla madre di Kata, Katherine Alvarez.
La testimonianza dello zio: “Non l’ho mai vista uscire dall’Hotel” – VIDEO
Gli striscioni e il corteo
"Aiutateci a trovare Kataleya, invochiamo la legge italiana”. È quanto scritto su uno degli striscioni esposti stamani sul palazzo occupato dove vive Kata. (QUI IL VIDEO)
Poi con uno striscione con scritto 'Aiutateci a trovare Kataleya’ e intonando slogan come 'Vogliamo giustizia’, “Vogliano risposte” e “Torna a casa Kataleya”, la madre della bimba e alcuni inquilini dello stabile occupato dove la famiglia vive tra via Maragliano e via Boccherini hanno improvvisato un corteo. I manifestanti, una ventina, tutti di origine sudamericana, hanno manifestato inizialmente l'intenzione di raggiungere il consolato peruviano, poi il comando provinciale dei carabinieri in borgo Ognissanti: non c'è certezza sulla destinazione.
La telefonata? Un mitomane
"La telefonata di un uomo a un'amica della madre la stiamo esaminando. Lui dice 'tua figlia è con me’. È una pista che stiamo battendo, ma riteniamo che fosse un mitomane. Non ha fornito elementi pratici, né detto perché avrebbe fatto un sequestro, abbiamo elementi per dire che si tratta di una telefonata fallace. Stiamo cercando di rintracciare la persona che ha fatto questa telefonata”, ha detto il generale Vitagliano.
Le indagini della Procura
La Procura avrebbe aperto un fasciolo inizialmente per abbandono di minore, ipotesi di reato successivamente modificata in sequestro di persona.
Le squadre al lavoro
"Da ieri alle 21, in coordinamento con la prefettura e in base a quanto definito nell'ambito della cabina di regia, la protezione civile ha impiegato 75 squadre di volontari con il compito di perlustrare le strade indicate dai carabinieri per la ricerca della bambina scomparsa a Novoli. Nel giro di un'ora ieri avevano già risposto più di cento volontari. Quelli impiegati in totale sono stati 178, oltre a nove tecnici del servizio di protezione civile. Grazie a tutti”. Lo ha scritto, su Facebook, l'assessora alla protezione civile del Comune di Firenze Titta Meucci.
Le ricerche con i droni
Vengono impiegati anche i droni nella ricerca della piccola Kata. A dirlo è il prefetto di Firenze Francesca Ferrandino, spiegando che l'impiego dei droni, utilizzati dai vigili del fuoco, rientra tra gli strumenti del Piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse, subito attivato dalla prefettura quando è stata denunciata la scomparsa della bambina. Ieri ci sono state due riunioni della cabina di regia in prefettura, oggi ne è in programma una terza nel pomeriggio, per fare il punto della situazione per le ricerche. "Noi continuiamo a gestire il piano - spiega il prefetto Ferrandino - ma d'intesa con la procura, considerata la situazione delicata per il coinvolgimento di una bambina e il ruolo di coordinamento delle indagini che è della magistratura. La nuova riunione della cabina di regia serve a fare il punto della situazione, a valutare se convenga insistere su determinate aree o ampliarle, sempre ripeto d'intesa con la procura”.