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Baby calciatore. La battuta pronta: "Mou? Brillante"

Il dirigente del Gambassi: "Era gentile e schivo". Studiava per diventare addetto alle vendite.

Maati Moubakir aveva 17 anni e militava fino a poco tempo fa nella Virtus Gambassi, poi aveva lasciato per impegni. di lavoro

Maati Moubakir aveva 17 anni e militava fino a poco tempo fa nella Virtus Gambassi, poi aveva lasciato per impegni. di lavoro

Dolore, tristezza, sgomento, incredulità. Sono le emozioni provate ieri mattina dalle persone che lo conoscevano quando è iniziata a circolare la terribile notizia della morte del 17enne Maati Moubakir. "Sui fatti sta indagando ora la magistratura – commenta il sindaco di Certaldo, Giovanni Campatelli – ma come sindaco e certaldese il mio pensiero e cordoglio va subito alla famiglia, intorno alla quale ci stringiamo".

Nato a Poggibonsi ma residente a Certaldo, da madre italiana e padre di origine marocchina, attualmente separati, con una sorellina, Moubakir aveva cominciato a giocare a calcio nella Virtus Gambassi per poi passare alla Certaldese, al Montespertoli e al Limite prima di tornare questa estate a Gambassi, nella categoria Juniores. Dopo i primi allenamenti il giovane aveva mollato per impegni di lavoro, trovato dopo aver lasciato la scuola prima di diplomarsi, come racconta il direttore sportivo Luciano Lari.

"Lo conoscevo fin da piccolino quando giocava nel settore giovanile del Gambassi, così come conosco la famiglia a cui faccio le mie più sentite condoglianze in questo momento di dolore. Sono scioccato. Quest’anno quando sono tornato a Gambassi per costruire la squadra Juniores l’ho subito cercato, ma ora era due mesi e mezzo che non veniva più ad allenarsi perché impegnato con il lavoro. Però mi aveva promesso che sarebbe tornato e sulla chat del gruppo si informava sempre sui risultati dei compagni".

Moubakir si era inserito bene nella squadra, anche se di carattere non era espansivo. "È sempre stato un po’ schivo, ma quando c’era da fare una battuta era presente – ricorda Lari –. Un po’ svogliato negli allenamenti, ma come lo sono tanti alla sua età. Per il resto, si è sempre trovato bene, era un bravo ragazzo e mi ha sorpreso il fatto che si possa essere ritrovato in una rissa".

Lo stesso allenatore Alessandro Cinci è molto scosso. "Erano mesi che non veniva più, ma lo ricordo come un ragazzo spiritoso e sono basito dal mondo in cui viviamo, tutti siamo stati ragazzi e di sbagli ne abbiamo commessi tutti, ma perdere la vita così a 17 anni è inconcepibile".

Maati frequentava a Poggibonsi un corso di istruzione e formazione professionale dell’Agenzia Copernico: lezioni triennali finanziate dalla Regione per l’ingresso nell’universo professionale. Maati aveva scelto di partecipare al progetto per diventare addetto alle vendite. Ed era già al terzo anno e quindi si avviava verso la conclusione del percorso formativo.

Simone CioniPaolo Bartalini