Firenze, 11 marzo 2023 – Baby gang e ancora baby gang. Uno stillicidio di episodi fotocopia, caratterizzati da uno stesso canovaccio: gruppi di adolescenti che accerchiano il malcapitato di turno per rapinarlo. O, come in questo caso, mettere a segno una sorta di mini estorsione, partendo dalle solite prepotenze.
L’ultimo di questa preoccupante escalation di episodi è stato registrato in via del Mezzetta. Qui, uno studente di sedici anni dell’istituto alberghiero, ha raccontato agli agenti delle volanti di essere stato avvicinato da tre o quattro ragazzi, esterni alla scuola da lui frequentata, che prima gli avrebbero tolto il cappellino che aveva in testa. Poi gli avrebbero chiesto soldi per restituirglielo.
Ma il sedicenne non è rimasto imbambolato e ha provato a far valere le sue ragioni. E’ cominciato una specie di tafferuglio dove sono volati schiaffi alla rinfusa, anche se il ragazzino si sarebbe soltanto difeso. Però è riuscito quanto meno nell’intento di non subire. Il gruppetto ha infatti gettato a terra il cappellino che gli avevano tolto e si sono dileguati. Chi ha assistito alla scena, accaduta a metà mattina durante una pausa delle lezioni, ha poi chiamato la polizia, che, dopo aver ascoltato il racconto del ragazzo, ha avviato accertamenti. Nessuno è rimasto ferito.
Resta però l’apprensione per un altro caso simile a tanti altri avvenuti un po’ ovunque, in città e in periferia. A scuola o dopo la scuola, polizia e carabinieri sono spesso chiamati a intervenire per regolare questioni che hanno protagonisti giovanissimi.