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Baby gang, indagine sulle famiglie

L’assessore alle Politiche giovanili invia un questionario a genitori e insegnanti. Il ruolo delle parrocchie

Baby gang, indagine sulle famiglie

"Il disagio non c’è solo in strada". Si muove il Comune di Scandicci, cercando di mettere in fila tutte le azioni necessarie per far uscire i giovani da questo tunnel nel quale sono precipitati tra baby gang, aggressioni e altre complicate situazioni. Dopo l’assessore alla Polizia municipale, è la responsabile dell’Istruzione e delle Politiche giovanili, Ivana Palomba, a entrare nel vivo della questione. "Il disagio per i nostri giovani è un problema reale – racconta – e da diverso tempo stiamo cercando di mettere in campo tutto quello che ci è possibile per sostenere i ragazzi in questa fase così difficile. Gli anni della pandemia hanno cambiato completamente il mondo. Anche nella scuola, dove per i ragazzi non mancano i problemi. La fascia d’età più difficile è quella tra la classe quinta della primaria e la terza della media inferiore. E’ qui che i nostri insegnanti registrano problematiche importanti". Quali? "Un calo generalizzato dell’attenzione – ha detto Ivana Palomba – un aumento drastico degli attacchi di panico fra i ragazzi che hanno difficoltà a restare in classe". Servono connessioni tra i vari mondi frequentati dai più giovani. Dalla scuola alla strada, dalle strade alle associazioni sportive, di volontariato, le parrocchie. E non c’è solo l’ordine pubblico da tutelare, ma anche l’ambito sociale. I dati dei servizi per le dipendenze danno un quadro piuttosto allarmante, con le prime overdose da alcol che arrivano in età sempre più precoce. "Abbiamo scelto di interrogarci – ha detto l’assessore Palomba – e aggregare quanti più dati possibile proprio sui giovani, e sui servizi per loro presenti in città. Abbiamo lanciato un questionario rivolto agli studenti delle nostre scuole, agli insegnanti e alle famiglie. L’abbiamo lanciato nelle settimane scorse, e abbiamo già avuto quasi 1500 risposte. A maggio presenteremo i dati, che ci serviranno proprio per individuare soluzioni. Per stare ancora più vicino ai nostri ragazzi". Il questionario, i temi del sistema educativo comunale sono stati presentati sabato scorso in un grande evento collettivo che ha portato all’auditorium del centro Rogers tutti i mondi legati ai più giovani: scuole, famiglie, associazioni. Un patto di comunità per uscire dal buio dell’indifferenza.